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«Natura morta di rose, garofani, tulipani, narcisi, iris e altri fiori, in un cesto di vimini, con una farfalla e un grillo», di Clara Peeters, aggiudicato per 698.500 sterline da Sotheby’s a Londra mercoledì 6 dicembre © Sotheby’s

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«Natura morta di rose, garofani, tulipani, narcisi, iris e altri fiori, in un cesto di vimini, con una farfalla e un grillo», di Clara Peeters, aggiudicato per 698.500 sterline da Sotheby’s a Londra mercoledì 6 dicembre © Sotheby’s

Le aste londinesi di Old Masters

Christie’s si è imposto sul mercato di Canaletto, Sweerts ha superato le aspettative ed è stato stabilito il record per Renaldi

Carlotta de Volpi

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Si sono concluse ieri 7 dicembre le aste di arte antica presso le sedi londinesi di Sotheby’s e Christie’s. Nel complesso, entrambe le case d’asta hanno ottenuto successi significativi, con opere di Rembrandt, Canaletto, e altri artisti di spicco che hanno attratto offerte istituzionali e partecipazioni a livello internazionale.

La vendita serale di dipinti antichi e del XIX secolo presentata da Sotheby’s ha fatturato 19,4 milioni di sterline; si tratta del secondo totale più alto per una vendita Old Masters di questo tipo a Londra registrato dalla casa d’asta negli ultimi 5 anni. Spicca Rembrandt con «L’adorazione dei Magi» (1628 ca), complesso olio su tavola attribuitogli dopo 18 mesi di studi e ricerche, che ha toccato quota 10,9 milioni di sterline (stima 10-15 milioni). Ben quattro offerenti si sono contesi il «Ritratto di dama del Moghul» di Francesco Renaldi, che ha stabilito un record per l’artista con 825.500 sterline contro una stima di 300-500mila. Un ritratto raro e intrigante, in cui una modella misteriosa è adornata con raffinati gioielli indiani del XVIII secolo.
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L’asta si è aperta e chiusa in bellezza, con due vendite che hanno stabilito dei record: rispettivamente, «Una festa musicale» di Willem Cornelisz Duyster, aggiudicato a 292.100 sterline (stima 150-200mila) e l’ala della pala d’altare di Ambrosius Francken il Vecchio, venduto a 152.400 sterline, andando ben oltre la stima di 60-80mila. Sono stati riscontrati risultati positivi anche per diverse nature morte, tra cui una vivace opera su rame di Clara Peeters, raffigurante dei fiori in un cesto di vimini, venduta per 698.500 sterline. Si tratta di uno dei soli 50 dipinti conosciuti della grande pittrice di nature morte del XVII secolo. Ancora, un’olio su tavola di Willem Claesz, comparso sul mercato l’ultima volta nel 1912, è stato venduto per 482.600 sterline (250-350mila), mentre un’elegante ciotola di albicocche, pesche e prugne del 1634 circa ad opera di Louise Moillon, è passata di mano per 558.800 sterline.
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Spostandoci da Christie’s, la vendita dedicata agli Old Masters ha realizzato 21,9 milioni di sterline. Si è trattato di una delle aste della prima parte della Classic Week, che complessivamente ha fatturato 34,1 milioni. Tra le aggiudicazioni più significative troviamo una coppia di paesaggi veneziani inediti del Canaletto, in ottime condizioni: «Venezia: La Bocca del Canal Grande da Est» e «Il Molo, con la Piazzetta e il Palazzo Ducale, dal Bacino» (1734) che hanno realizzato in tutto 9,7 milioni di sterline.

Con grande sorpresa, un olio su tela di Michael Sweerts (per il quale Christie’s ha stabilito un record mondiale in asta nel luglio 2023) è stato venduto per 1,7 milioni di sterline superando significativamente la stima di 400-600mila. Geniale nel suo inganno, inedito e finora sconosciuto agli studiosi, il dipinto raffigura, presumibilmente, l’artista stesso mentre mostra una sua opera.
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Proviene dalla collezione di Sam Josefowitz il «Cristo crocifisso tra i due ladroni: “Le tre croci”» di Rembrandt. Il dipinto minuziosamente dettagliato e di piccolo formato (35,5x29,5 cm con cornice), è datato intorno al 1628 ed è stato venduto per 1,2 milioni di sterline. Da menzionare anche Pieter Brueghel il Giovane con «Ritorno dalla Kermesse», olio su tavola venduto a 1,6 milioni, e Mattia Preti con un’imponente pala d’altare finora sconosciuta ed eseguita molto probabilmente all’inizio degli anni ’70 del XVI secolo, dopo il trasferimento dell’artista a Malta, aggiudicata a 579.600 (stima 300-500mila).

Maja Markovic, responsabile della vendita, ha commentato che l’asta «ha raggiunto il più alto totale di dicembre a Londra dal 2019 e un aumento del 67% rispetto all’anno precedente» e rimarcato, inoltre, il fatto che «il risultato ottenuto per gli eccezionali capolavori di Canaletto ha affermato il dominio di Christie’s sul mercato di questo artista».

Carlotta de Volpi, 08 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata

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