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Marina Pugliese lascia Milano per la West Coast (e si rammarica per Munari)

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Direttore del Polo dei musei di arte moderna e contemporanea della città, che comprende il Museo del Novecento, la Gam e il Mudec-Museo delle Culture, dal 15 luglio Marina Pugliese (nella foto) lascerà il suo incarico, in aspettativa (18 mesi, prorogabile fino a 5 anni), per trasferirsi sulla West Coast degli Stati Uniti: «Vado a San Francisco per ragioni familiari, per raggiungere mio marito e un figlio, che già vivono là. Lavorerò per l’Istituto italiano di Cultura, occupandomi di una mostra itinerante fra Europa e Usa e finalmente, dopo tanti anni di amministrazione, potrò riprendere a studiare». Da 15 anni Marina Pugliese lavora nei musei civici milanesi, prima come conservatore del Museo del Novecento, poi a capo del progetto che, con il supporto di un robusto comitato scientifico, avrebbe delineato l’identità dell’istituzione e infine come direttore, sin dall’inaugurazione, nel dicembre 2010. Intanto si è occupata del rilancio della Galleria d’Arte Moderna e ha seguito l’ultimo tratto della lunga gestazione del nuovissimo e discusso Mudec, inaugurato nel marzo scorso (cfr. n. 351, ma. ’15, p. 16; sulle polemiche successive cfr. n. 353, mag. ’14, p. 1). «Il momento più entusiasmante di questi 15 anni? Tanti, dichiara a «Il Giornale dell’Arte»: oltre alla nomina a direttrice e al successo di pubblico seguito all’inaugurazione del Museo del Novecento, il recente arricchimento della collezione di quasi 700 opere, grazie alle donazioni Bertolini e Acacia, e l’accordo per l’espansione con i nuovi spazi che il museo occuperà dal 2016. E per il Mudec, l’accordo con l’Ambrosiana per riallestire la Wunderkammer Settala». Rammarichi? «Sicuramente il mancato acquisto della collezione di Bruno Munari: Milano ha perso un’occasione unica per celebrare finalmente in modo degno un grande maestro del Novecento». Il nuovo direttore del Polo, come ha dichiarato l’assessore Filippo Del Corno, verrà nominato dalla nuova Giunta. Mancano infatti nove mesi alla scadenza dell’attuale giunta Pisapia e, «visti i tempi tecnici necessari per indire e perfezionare un concorso, nomineremmo un direttore a due soli mesi dalla scadenza del mandato». Nel frattempo le conservatrici del Museo del Novecento e della Gam, Danka Giacon e Paola Zatti, gestiranno gli aspetti scientifici dei due musei, mentre delle questioni amministrative si farà carico il direttore centrale Cultura, Giulia Amato. 

Ada Masoero, 20 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

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