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Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

© Tony Gentile/Ag.Sintesi

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Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

© Tony Gentile/Ag.Sintesi

Mattarella a Vienna per la mostra su Falcone e Borsellino

Inaugurata per la prima volta a Palermo nel 2012, l’esposizione continua ad essere allestita, con eventuali aggiornamenti, in diverse sedi, anche europee

Gianfranco Ferroni

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella giornata di martedì 11 novembre sarà a Vienna, al Polo delle Nazioni Unite, dove visiterà la mostra fotografica «L'eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino». L’esposizione ricostruisce le vite parallele dei due magistrati, dall’infanzia alla Kalsa fino alla loro tragica fine, attraverso gli scatti privati delle famiglie Falcone e Borsellino e le foto d’archivio dell’Agenzia Ansa. 

Il Capo dello Stato, insieme al Presidente della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen, interverrà alle celebrazioni in occasione della Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta a ogni forma di crimine organizzato transnazionale e del venticinquesimo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale. L’evento è organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc), l’organismo principale dell’Onu per la cooperazione internazionale in materia di droga e di contrasto al crimine organizzato transnazionale e alla corruzione.

Curata dai giornalisti Francesco Nicastro e Franco Nuccio, la mostra venne inaugurata per la prima volta nel 2012 a Palermo dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e negli anni è stata continuamente aggiornata e ospitata in diverse sedi istituzionali, dalla Camera dei Deputati al Parlamento europeo di Bruxelles, visitata da migliaia di ragazzi delle scuole di tutta Italia.

Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella «l’eredità di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino è un patrimonio civile e morale che alimenta i valori della nostra convivenza e che la Repubblica è chiamata a custodire e valorizzare. I nomi di Falcone e Borsellino sono scolpiti accanto a quelli di Francesca Morvillo, delle donne e degli uomini delle loro scorte, che 33 anni fa furono privati della vita per mano degli assassini mafiosi, mentre servivano valorosamente la nostra comunità. La memoria è impegno e responsabilità. Sconfiggere le mafie è possibile, come ci hanno insegnato Falcone, Borsellino e tanti altri magistrati, rappresentanti delle forze di polizia e cittadini, vittime della criminalità organizzata. Rafforzare la legalità è vissuto che appartiene a tutti coloro che intendono realizzare le loro esistenze in armonia e libertà e aprire, così, la strada che consenta alle giovani generazioni di essere, a loro volta, costruttori del futuro della nostra comunità».

Gianfranco Ferroni, 10 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Mattarella a Vienna per la mostra su Falcone e Borsellino | Gianfranco Ferroni

Mattarella a Vienna per la mostra su Falcone e Borsellino | Gianfranco Ferroni