Mercanteinfiera, dal 12 al 20 ottobre, ha abituato i visitatori che affollano gli spazi con oltre mille espositori di ogni segmento collezionistico a una proposta variegata anche per quanto riguarda le rassegne collaterali. Quest’anno sono tre, rispettivamente dedicate al portaprofumo nella storia, al design spaziale e ai Beatles. A queste si aggiungono i numerosi stand che espongono manufatti artistici, perlopiù dei secoli XVII-XIX, oggettistica di modernariato e vintage e design d’autore (firmati da Gio Ponti, Gaetano Pesce, Franco Albini e altri ancora). Non mancano esposizioni di gioielli e di importanti marchi di orologeria e della moda degli ultimi decenni. La storia dei contenitori di essenze è ovviamente antica quanto i profumi medesimi, basti pensare che i primi oggetti di questo genere risalgono all’antico Egitto. Anche i greci e i romani utilizzavano le graziose boccette, in molti casi realizzate in terracotta o ceramica.
In «La forma del profumo: flaconi tra arte e storia» si fa il punto su questo sorprendente segmento collezionistico attraverso un centinaio di oggetti realizzati in argilla, vetro, marmi, legni e perfino derivati di semi sudamericani, in collaborazione con la Collezione Monica Magnani composta da oltre 800 «scent bottle», tra cui balsamari dei primi secoli d.C. sino a pezzi di inizio ’900, passando per rari esemplari del XVII e XVIII secolo. Mentre nel percorso «Shoot from the moon: come abiteremo il nostro satellite», in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea Esa, si fa il punto sui modi di abitare nello spazio, «Beatlemania: a spasso nella storia dei Fab Four», in collaborazione con il Beatles Museum di Brescia, propone cimeli, dischi in vinile e strumenti della storica band in occasione del sessantesimo anniversario del loro primo tour in America (1964).
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