Kabir Jhala
Leggi i suoi articoliModern Art, una delle principali gallerie commerciali di Londra, aprirà una sede a Parigi il mese prossimo. Fondata nel 1998 dal gallerista britannico Stuart Shave, ha attualmente due spazi, entrambi a Londra: uno in Helmet Row, vicino al Barbican Centre, e una galleria più piccola a St James. Il nuovo spazio parigino sarà situato al secondo piano di un edificio in stile Hausmann in Place de l’Alma, nell’ottavo arrondissement della città, vicino al Palais de Tokyo e nelle vicinanze di numerose gallerie internazionali con sedi nella capitale francese, tra cui Gagosian, Skarstedt e Hauser & Wirth (di prossima apertura).
La sua mostra inaugurale (16 ottobre - 2 dicembre) presenterà circa 10 artisti dei 37 della galleria, tra cui Mohammed Sami, Sanya Kantarovsky, Pope. L e Frida Orupabo. La galleria non parteciperà a Paris + by Art Basel (18-22 ottobre), ma Shave afferma che probabilmente si candiderà per le edizioni future. Shave intende gestire la galleria parigina «in modo diverso» rispetto a quella londinese, organizzandovi solo tre mostre all’anno e aprendola solo su appuntamento, anche se questo potrebbe cambiare in futuro. Oltre agli spazi espositivi, la nuova sede dispone anche di due viewing rooms che saranno utilizzate per i clienti privati, e prevede «molta flessibilità» per quanto riguarda il loro utilizzo.
Il gallerista è convinto che gli effetti della Brexit non abbiano influenzato la sua decisione di aprire oltremanica. «La Brexit è stata scoraggiante, ma non ha influito in modo significativo sulle vendite a Londra. È stata più una sofferenza per i miei registrar che per me. La galleria parigina non sta cercando di aggirare la burocrazia. Londra è ancora una delle migliori città al mondo per l’arte contemporanea e rimane assolutamente centrale per il programma e l’identità della galleria». Tuttavia, Shave non è immune dalle ovvie attrattive di Parigi: «Amo la città e la sua energia. Ha alcuni dei collezionisti privati più ambiziosi di oggi. La portata di ciò che François Pinault sta facendo con la Bourse de Commerce non ha eguali a Londra».
Aggiunge che la vicinanza di Parigi a Londra gli permetterà di visitare facilmente il nuovo spazio. Soprattutto, dice, la scelta è stata guidata dai desideri dei suoi artisti. «Per coincidenza, nessuno degli artisti presenti nel roster di Modern Art è rappresentato da gallerie francesi, quindi per me è una grande opportunità esporli lì». Aggiunge che uno spazio a Parigi potrebbe anche permettergli di lavorare con artisti rappresentati da altre gallerie londinesi. Alla domanda se abbia preso in considerazione l’idea di aprire uno spazio negli Stati Uniti, risponde che alcuni artisti di Modern Art sono co-rappresentati da gallerie americane, come Matthew Marks, Greene Naftali e Luhring Augustine, per cui «non c’è motivo» di farlo.
A Londra, la galleria ha recentemente rinnovato un contratto di locazione di 10 anni per il suo spazio in Helmet Row, e sta ancora concludendo la prima parte del contratto di locazione in Bury Street. Shave afferma di non avere intenzione di aprire una terza sede in città. Nel 2020 la galleria ha chiuso il suo spazio a due piani nella zona est di Londra, in Vyner Street. «So che sembra che stia cercando di espandermi, ma non sono davvero interessato a trasformare Modern Art in un franchising», afferma Shave. «Lo spazio di Parigi dovrebbe fungere da complemento a quello di Londra. Sono più interessato ad approfondire i modi in cui una galleria può rappresentare un artista».
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