«Sei Personaggi n. 2» (1959), di Luciano Minguzzi

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«Sei Personaggi n. 2» (1959), di Luciano Minguzzi

Monumentali ma a misura d’uomo

Nella Cittadella della Cultura di Bari le sculture di Minguzzi, Pomodoro, Crocetti, Nivola, Staccioli e Kounellis per attivare la rigenerazione urbana

Trasformare i cantieri pubblici di restauro da luoghi chiusi a spazi aperti all’arte e viverli come un’opportunità di rigenerazione urbana, questa la finalità di «Monumenta. Arte in cantiere», progetto del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Puglia, diretto dall’architetto Maria Piccarreta, con la direzione artistica di Roberto Begnini e la curatela di Roberta Semeraro. Il primo punto su cui si sviluppa l’idea cardine è  «Benvenuta Monumenta», la mostra, ad accesso gratuito, che fino al 13 settembre accoglie negli spazi della Cittadella della Cultura di Bari sei sculture monumentali provenienti da importanti collezioni pubbliche e fondazioni italiane: «Sei personaggi n. 2» di Luciano Minguzzi, «Colloquio col figlio» di Giò Pomodoro, «Il Giovane cavaliere della pace» di Venanzo Crocetti, «Donna» di Costantino Nivola e «Senza titolo (Ellisse verticale)» di Mauro Staccioli oltre all’opera «Senza titolo» di Jannis Kounellis, già parte della Collezione civica e permanentemente collocata nella Cittadella.

«Le opere verranno successivamente dislocate sul territorio pugliese, in altrettanti cantieri di restauro, specifica la curatrice Roberta Semeraro. La cittadella che ora le ospita e che offre uno sguardo di insieme è un cantiere del Ministero ed è un luogo che racconta l’evoluzione dell’architettura del ’900 in Italia e che ben dialoga con le opere dei maestri della scultura. Troppo spesso alcuni tra questi artisti italiani del ’900 vengono trascurati anche se troviamo le loro opere in molti musei e piazze. Oggi non si trovano autori capaci, la scultura monumentale è finita, la si confonde con il gigantismo, ma la monumentalità non è nelle dimensioni, bensì nelle proporzioni. Così ho pensato di scegliere tre artisti rappresentanti della prima generazione del ’900 e tre della seconda, completamente diversi tra di loro anche per dare un’idea dell’evoluzione di questa forma d’arte. Si parte dal figurativo per arrivare alla scultura segno di Staccioli per poi arrivare a Kounellis, in cui la forma astratta scompare e la scultura diventa palcoscenico della vita».

Il secondo step del progetto prevede il trasferimento delle sculture, dal 20 settembre al 3 febbraio 2025, presso alcuni monumenti in fase di restauro: Luciano Minguzzi a Bari in piazza dell’Odegitria; Giò Pomodoro sempre a Bari davanti al Teatro Margherita; Venanzo Crocetti di fronte alla Cattedrale di Canosa di Puglia; Costantino Nivola con il Santuario del Ss. Crocifisso della Pietà a Galatone; Mauro Staccioli al Castello Imperiale di Sant’Agata di Puglia mentre Jannis Kounellis rimarrà alla Cittadella di Bari.

«Il giovane cavaliere della pace» (1987), di Venanzo Crocetti

Graziella Melania Geraci, 06 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

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Monumentali ma a misura d’uomo | Graziella Melania Geraci

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