Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
David Landau
Leggi i suoi articoliE' già una delle novità più discusse ad Art Basel Miami Beach: Pace Gallery, Emmanuel Di Donna e David Schrader hanno annunciato la creazione di Pace Di Donna Schrader Galleries (PDS), un nuovo conglomerato dedicato alle vendite nel mercato secondario. Una mossa che segna un cambio di passo in un settore attraversato da incertezza, consolidamenti e mutamenti strutturali. La nuova joint venture nasce in un momento in cui il commercio dell’arte vive una fase bifronte. Da un lato, il mercato dei giovani contemporanei mostra segnali di rallentamento; dall’altro, le opere “blue chip” del XX secolo continuano a registrare risultati solidi, purché si tratti di materiale di alta qualità. Allo stesso tempo, molti grandi galleristi hanno rafforzato i propri roster con nuovi artisti storicizzati, mentre numerose realtà più piccole hanno chiuso i battenti: un contesto che favorisce fusioni e collaborazioni strategiche.
PDS avrà sede nell’Upper East Side di Manhattan, con i tre partner in quote paritarie. Grazie alla struttura internazionale di Pace, che comprende sedi a Los Angeles, Londra, Ginevra, Berlino, Seul e Toky, la nuova realtà potrà operare su una piattaforma globale fin dal debutto, previsto per l’inizio del 2025. Nell’estate 2026 Emmanuel Di Donna e il suo team si trasferiranno nella nuova sede PDS. Fondatore nel 2010 della sua galleria e già vice chairman per l’Impressionismo e il Moderno di Sotheby’s, Di Donna porta in dote una profonda esperienza nel Surrealismo, nel Moderno e nel dopoguerra. La collaborazione, racconta Di Donna, “formalizza un rapporto di oltre vent’anni”, durante i quali lui, Marc Glimcher (CEO di Pace) e David Schrader hanno già lavorato insieme in forma informale su opere e collezioni di particolare importanza.
David Schrader, ex banchiere JP Morgan e dal 2017 a capo delle private sales di Sotheby’s per il contemporaneo, sottolinea che il nuovo polo manterrà un rapporto privilegiato con la casa d’aste. Ma si pone anche come alternativa competitiva al suo stesso modello: “Le private sales rappresentano ormai più della metà delle transazioni blue chip”, afferma. “Il nostro progetto risponde a un mercato che ha superato l’architettura tradizionale”. Marc Glimcher, dal canto suo, sostiene che il business dell’arte è entrato in una fase in cui “serve un’evoluzione”, complice l’aumento dei costi operativi e la riduzione dei margini. Arne Glimcher, fondatore di Pace, vede in PDS un ritorno allo spirito collaborativo che ha segnato la storia della galleria fin dalla sua nascita nel 1960: “Il segreto del nostro successo è sempre stato il team. Oggi questo nuovo progetto potrà trasformare il modo in cui le gallerie servono collezionisti e conferenti, accompagnando la crescita del mercato secondario verso nuove vette”. Con la convergenza di una mega-galleria internazionale, un esperto di mercato moderno e surrealista e uno dei principali specialisti delle private sales contemporanee, Pace Di Donna Schrader Galleries si presenta come uno dei nuovi attori da tenere d’occhio nel panorama globale dell’arte.
Altri articoli dell'autore
Il programma del Cinema Godard di Fondazione Prada, curato da Paolo Moretti, attraversa epoche, territori e generi diversi per raccontare la complessità del presente.
Ogni dicembre Miami cambia pelle. Le sue strade diventano corridoi espositivi, le spiagge si trasformano in padiglioni fieristici
Le «Quattro Stagioni» attribuite alla "Bottega di Arcimboldo", ciclo raro e completo del 1573, sono protagoniste dell’Evening Sale di Christie’s a Londra il 2 dicembre, con una stima compresa 800.000 e 1.200.000 sterline
“Where the Lights in My Heart Go” di Kusama sarà presentata alla fiera americana dalla galleria di Victoria Miro



