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Rosalba Cignetti
Leggi i suoi articoliMuseo facente capo al Ministero della Cultura e Patrimonio Unesco, diretto da Tiziana Maffei, la Reggia di Caserta prosegue nella sua instancabile volontà di portare avanti un dialogo internazionale e interculturale fra le arti e i popoli: «una diplomazia internazionale fondata sul confronto culturale, la circolazione di idee e di riflessioni, di sperimentazione e innovazione», spiega la direttrice. E lo fa non solo attraverso la gestione, tutela e valorizzazione della settecentesca residenza reale, la più grande al mondo, progettata da Luigi e Carlo Vanvitelli, con quattro cortili interni, cinque piani, 1.200 stanze, un museo, una biblioteca e un teatro, ma anche con una programmazione che abbraccia tutte le arti.
A maggio, per esempio, prosegue la stagione concertistica nella Cappella Palatina, voluta da re Carlo di Borbone su modello di quella di Versailles. Il 10 maggio, dalle 17,30 alle 19, è la volta del «Progetto Classica Giovani», con i giovani vincitori di concorsi musicali nazionali e internazionali. Il 24 maggio, dalle 17 alle 19, vi sarà invece il concerto del violinista Giuseppe Gibboni con Carlotta Dalia alla chitarra, e musiche di Paganini, Tartini, Tárrega, Turina e Piazzolla. Il 31 maggio, dalle 17,30 alle 19, un evento tra musica e teatro, con l’attore Salvatore Misticone e Leonardo Quadrini al pianoforte. Non mancano inoltre spettacoli coreografici, come il ciclo «Lettere dal Tempo», che presenta l’11 maggio «Mai Amata» e il 17 maggio «Il sogno di Wittel», entrambi diretti da ARB Dance Company e in scena nel Vestibolo superiore dalle 17 alle 19,30.
Il 17 maggio la Reggia parteciperà alla Notte dei Musei con il percorso artistico «Echi di corte», visibile negli Appartamenti Reali e nel Vestibolo superiore dalle 19,30 alle 22,30: una performance che coinvolge il pubblico e unisce arte, musica e danza. Infine doppio appuntamento con l’arte contemporanea, dal 19 maggio al 20 luglio, nel Teatro di Corte, è allestita la mostra «Abisso» di Per Barclay: «l’artista scandinavo trasforma il teatro settecentesco in un abisso riflettente, colmando il pavimento di un fluido nero simile al petrolio: una superficie liscia, specchiante e al tempo stesso oscura, che altera radicalmente la percezione dello spazio, immergendo il visitatore in un mondo di riflessi enigmatici. Barclay induce una riflessione critica sull’apparenza e sull’effimero, trasformando il teatro in una soglia tra reale e irreale. Nel foyer del Teatro di Corte, inoltre, saranno esposte alcune fotografie selezionate da Barclay che riflettono la sua ricerca artistica attraverso le grandi icone della pittura occidentale», spiegano dal museo. È stata inoltre prorogata fino al primo settembre la mostra di Michelangelo Pistoletto «Metawork» nella Gran Galleria. Prodotta dal Museo Reggia di Caserta e da Opera Laboratori, in collaborazione con Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e Galleria Continua, l’esposizione prende il nome dall’opera inedita «Metawork-United Portraits».
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