«Malaga» (1966) di Joel Meyerowitz

© Joel Meyerowitz

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«Malaga» (1966) di Joel Meyerowitz

© Joel Meyerowitz

Nella Volvo di Joel Meyerowitz attraverso l’Europa

Il Museo Picasso di Malaga dedica al maestro pluripremiato della street photography e pioniere del colore dedicata al Vecchio Continente

«Europa» è il titolo ed il tema della mostra che dal 15 giugno al 15 dicembre il Museo Picasso di Malaga dedica a Joel Meyerowitz (New York, 1938), maestro pluripremiato della street photography e pioniere del colore, che proprio in un viaggio compiuto nel Vecchio Continente fra il ’66 e il ’67 ha trovato un momento di svolta della propria pratica artistica. «L’esperienza di fotografare in Europa mi ha cambiato e mi ha dato la prospettiva di cui avevo bisogno per vedere me stesso e poi, quando sono tornato a casa, per vedere l’America in un modo diverso», confessa Meyerowitz.

Poco dopo aver lasciato il lavoro di pubblicitario a New York per dedicarsi alla fotografia, folgorato dalla scoperta del lavoro di Robert Frank (Zurigo, 1924 - Inverness, Canada, 2019), il ventottenne Meyerowitz atterra a Londra con il solo pensiero di fotografare l’Europa a bordo della sua nuova Volvo. In un anno scatta 25mila immagini e percorre 20mila miglia attraverso Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Turchia, Grecia, Italia e Spagna. Ma è a Malaga che sceglie di fermarsi sei mesi, fra il ’66 e il ‘67, stringendo rapporti di amicizia con gli Escalona, una delle tradizionali famiglie di flamenco della città. Alla danza andalusa dedica molte delle 8.500 fotografie di questo periodo e diverse ore di registrazioni audio, dando vita ad una preziosa documentazione della città e del Paese al tempo della dittatura franchista, e insieme forgiando il proprio sguardo autoriale. «È stato un anno straordinario, l’anno della mia maturità come artista e come uomo, ricorda il fotografo, e quando ci penso ora, realizzo che è stato in Spagna che ho compreso veramente che cosa mi serviva per diventare uomo a modo mio».

Rientrato a New York, Meyerowitz tiene la sua prima mostra personale al MoMA in cui compaiono 40 scatti realizzati durante il suo peregrinare in Europa. Parte di quei vintages è riproposta oggi a Malaga, insieme a molte altre fotografie inedite, stampe originali e in grande formato, a colori e in bianco e nero. In tutto circa 150 immagini (persone, scene di strada, paesaggi urbani e naturali, a volte catturate dalla sua auto in movimento) che per la prima volta ripercorrono l’evoluzione artistica di Meyerowitz lungo quell’esperienza così formativa.

Accanto alle fotografie, la mostra presenta un filmato in cui Meyerowitz per l’occasione torna a visitare e a riprendere Malaga oggi, quasi come a voler chiudere il cerchio estetico di una carriera che in 60 anni lo ha visto esporre in oltre 350 mostre nei musei di tutto il mondo.

Con il newyorkese Meyerowitz e la città natale di Picasso emerge così un rapporto d’elezione, come sottolinea Miguel López-Remiro, direttore artistico del Museo e insieme al fotografo curatore della mostra, che propone di «generare connessioni fisiche, estetiche ed emotive» fra i lavori dei due artisti.

«Paris» (1967) di Joel Meyerowitz. © Joel Meyerowitz

Mario Alberto Ratis, 13 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

Nella Volvo di Joel Meyerowitz attraverso l’Europa | Mario Alberto Ratis

Nella Volvo di Joel Meyerowitz attraverso l’Europa | Mario Alberto Ratis