Arabella Cifani
Leggi i suoi articoliCi sono luoghi in Italia dove si può anche morire felici. Uno di questi è la Galleria Borghese a Roma, scrigno di così tante e straordinarie bellezze da stordire qualsiasi visitatore che non sia di razza animale (ma se potessero entrare probabilmente anche cani e gatti resterebbero ammutoliti).
Nel corso del tempo per la Galleria si sono avvicendate varie guide, ma era ora di averne una nuova, semplice e chiara, con la storia e la descrizione delle opere principali che vi sono esposte. Francesca Cappelletti, illustre storica dell’arte direttrice della Galleria dal 2020, ha provveduto con un libro che si può portare facilmente con sé e che, una volta tornati a casa, resterà come memoria di quanto visto e, certamente, come stimolo a tornare il prima possibile ad ammirare questo spazio incantato.
A piccoli bocconcini deliziosi il libro fornisce la storia di opere celeberrime ma in realtà mai abbastanza conosciute, soprattutto se non si è del mestiere. Gustatevi le vicende del «Davide con la testa di Golia» di Battistello Caracciolo, così fiero e così stanco per quello che ha appena fatto; o di quella disordinatissima «Ultima Cena» (1546-48) di Jacopo Bassano dove sul tavolo sono alcune fra le più belle nature morte del Cinquecento e a terra uno dei gatti più dispettosi di tutta la storia dell’arte. E uscendo fate piano, potreste svegliare i tre putti dormienti (Morfeo, Icelo e Fantaso) di Gillis van den Vliete: sono le personificazioni dei sogni presso i Greci e potrebbero vendicarsi procurandovi incubi e visioni.
Galleria Borghese. La guida
di Francesca Cappelletti, con la collaborazione di Lara Scanu, 216 pp., ill., Electa, Milano 2023, € 22
Altri articoli dell'autore
Nuovi e importanti studi e scoperte, con indagini diagnostiche all’avanguardia, sull’enigmatica tavola del «San Giovanni Battista» della Pinacoteca Ambrosiana di Milano
In un nuovo volume edito dalla Fondazione Zeri, Susanna Zanuso passa in rassegna tutti i più bei nomi dell’arte plastica meneghina dell’epoca (Biffi, Prestinari, Rusnati, Bellandi, Vismara, Bussola...), illustrati in una straordinaria campagna fotografica
Lo studio della collezionista francese Nikita de Vernejoul ci restituisce un caravaggesco di alto profilo
La ritrattistica fra Cinque e Ottocento di guerrieri bellicosi, di presunte vedove e di personaggi spesso terrificanti in un ponderoso saggio di Jan K. Ostrowski