Redazione
Leggi i suoi articoli240 espositori provenienti per oltre il 50% dall’Asia Pacifica e per la restante parte da 42 Paesi, con 23 nuovi arrivi. Sono i numeri dell’edizione 2025 di Art Basel Hong Kong, in calendario dal 28 al 30 marzo, con anteprima mercoledì 26 e giovedì 27 marzo. Annunciate le prime grandi novità dentro e fuori la fiera, riguardano le sezioni speciali, un premio e il Public Program. Diciotto le installazioni presentate per «Encounters», la sezione dedicata ai progetti su larga scala, per la maggior parte creati ad hoc, inerenti ambiti quali l’arte digitale, il design, l’architettura, la natura e le interazioni umane. Curata da Alexie Glass-Kantor e intitolata «As the World Turns», la sezione Encounters è suddivisa in quattro capitoli, «Passage», con tre dipinti monumentali di Pacita Abad (Silverlens e Tina Kim Gallery); «Alteration», con 30 sculture in ottone di Christopher K. Ho ispirate al Modernismo (Property Holdings Development Group); «Charge», pop-up store dell’artista Lu Yang dove si potranno acquistare opere d’arte prodotte da un avatar digitale chiamato DOKU (de Sarthe e COMA) e, sempre nell’ambito di «Charge», anche un’installazione di Frank Wang Yefeng che riproduce un giardino astratto legato al tema del nomadismo (Vanguard Gallery); infine «The Return», progetto di Vajiko Chachkhiani che riflette sui cicli della migrazione che hanno modellato la civiltà (SCAI The Bathhouse). Per il terzo anno consecutivo è stato inoltre confermato il progetto fuori sede di Enconunters: «Lanternfly Ballet» di Monster Chetwynd al Pacific Place, un intervento che mescola scultura e performance, ispirato alla coreografia cinematografica e alla metamorfosi, (Galerie Gregor Staiger, Massimodecarlo e Sadie Coles HQ).
Trentasei i progetti di Kabinett, focus dedicato ad approfondimenti tematici negli stand di alcune delle principali gallerie in fiera. Quest’anno sono coinvolti 21 artisti asiatici e 15 dal resto del mondo. Si potranno ammirare le ceramiche e i dipinti gestuali di Martin Wong (PPOW); una mini collettiva con dipinti a inchiostro del periodo post-Mao di Liu Dan, Li Jin e Yang Jiechang (Ink Studio); gli acquerelli figurativi di Ann Leda Shapiro (Galleria Axel Vervoordt); le sculture in cartone e disegni di Vũ Dân Tân (10 Chancery Lane Gallery); una selezione di lavori in ceramica di Takahiro Kondo, realizzati con la sua particolarissima tecnica (brevettata) «Silver Mist» (Gallery + BTAP); un ciclo di nuovi dipinti di Pei Yanqing (Hive Center for Contemporary Art). Agli artisti emergenti sarà invece rivolto la prima edizione del MGM Discoveries Art Prize, in palio 50mila dollari (americani) da dividere tra artista e gallerista più una mostra a Macao. A contenderselo saranno Shin Min (P21), Kayode Ojo (Sweetwater) e Saju Kunhan (Tarq). Nella giuria: Aaron Cezar, direttore fondatore della Delfina Foundation, Antonia Carver, direttore di Art Jameel, Christopher K. Ho, direttore esecutivo di Asia Art Archive, Park Seungho, presidente della PARKSEOBO FOUNDATION, e X Zhu-Nowell, direttore artistico del Rockbund Art Museum.
Per il Public Program da segnalare invece l’Art Basel Hong Kong Film Program 2025, intitolato «In Space, It’s Always Night» e ispirato dal lungometraggio «Vampires in Space» (2022) di Isadora Neves Marques, cui sarà dedicata una proiezione speciale. « Il Film Program presenterà sette proiezioni che riuniranno le opere di 30 artisti. Una selezione di cortometraggi che riflettono sull’interdipendenza ecologica, sulla resilienza tra vincoli sociali sia fisici che mentali, sui desideri umani e un’indagine sulle realtà tecnologiche che plasmano l’esistenza sempre più ibrida e interconnessa dell’umanità. Facendo eco alla direzione curatoriale di Para Site, le collaborazioni con il canale video culturale Nowness Asia e Videotage, una delle principali organizzazioni non-profit della regione dedicate alla videoarte, esploreranno argomenti in primo piano anche nella proiezione speciale dell’opera di Neves Marques, con una selezione di video di artisti di Hong Kong», spiegano gli organizzatori. Infine le Conversations at Art Basel Hong Kong 2025, dedicati ad argomenti che spaziano dall’evoluzione del mecenatismo del Sud-Est asiatico, dell’AI, i legami tra arte, design e architettura. È incluso un panel fuori sede a Shenzhen sulla vita contemporanea per esplorare l’evoluzione delle realtà artistiche nella Greater Bay Area, in collaborazione con Hong Kong Tourism Board (HKTB).
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