Veduta dell’installazione «Nelle regole della bellezza» di Numero Cromatico, Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro

Foto © Michele Alberto Sereni

Image

Veduta dell’installazione «Nelle regole della bellezza» di Numero Cromatico, Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro

Foto © Michele Alberto Sereni

Numero Cromatico a Pesaro: «Facciamo coesistere le regole della bellezza»

Nel Centro Arti Visive due installazioni immersive del collettivo che lavora con l’Intelligenza Artificiale per perseguire l’«astinenza espressiva dell’artista»

Forte del successo ottenuto con la prima italiana dell’opera immersiva di Marina Abramović e Tin Drum «The Life», fruita da 7mila visitatori in 18 giorni di apertura, il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, luogo cardine dell’offerta culturale di Pesaro Capitale della Cultura italiana 2024, torna a catalizzare l’attenzione con «Nelle regole della bellezza», il progetto espositivo site specific ideato dal collettivo Numero Cromatico, aperto dal 6 luglio al 13 ottobre.

Fondato nel 2011 da ricercatori provenienti dal mondo dell’arte e delle neuroscienze, Numero Cromatico ruota intorno a un nucleo storico che nel tempo è cresciuto, diventando un centro di ricerca di neuroestetica e casa editrice che pubblica monografie, cataloghi e la rivista «Nodes» di classe A. «Nel tempo il gruppo originario, ricorda Dionigi Mattia Gagliardi, uno dei fondatori, si è contaminato e ad oggi comprende soggetti che si occupano di arte, neuroscienza, letteratura, design, psicologia, biologia, che vanno dai venti ai quarant’anni. È nato come esperimento di comunità in alternativa al dominio del soggetto unico nell’era dei social network, per generare una visione, proporre teorie estetiche, creare un dibattito e per contribuire a modificare il sistema dell’arte».  

Per Pesaro 2024, su invito di Marcello Smarrelli, direttore artistico di Pesaro e Musei e curatore del progetto, Numero Cromatico ha ideato «Nelle regole della bellezza», due installazioni che dialogano con gli spazi della Pescheria, facendo emergere il ruolo della città come avamposto culturale in un momento di grande cambiamento sociale, artistico, scientifico e tecnologico. «“Nelle regole della bellezza” è una frase ripresa dal verso di una poesia di Numero Cromatico generata con l’ausilio di tre intelligenze Artificiali, P.O.E., I.L.Y. e principalmente S.O.N.H (acronimo di Statements Of a New Humanity), istruita a scrivere poesie sul futuro dell’umanità, prosegue Gagliardi. Si tratta di un progetto curatoriale, quindi perfettamente in linea con il tema portante di Pesaro 2024 ovvero il connubio tra Arte Natura e Tecnologia».

Numero Cromatico si distingue per aver deciso di lavorare con l’IA con lo scopo dichiarato di perseguire l’«astinenza espressiva dell’artista»: un’idea nata cinque anni fa quando l’IA non era ancora fruibile da tutti e che oggi ha ancora più valore, visto il dominante utilizzo della stessa in chiave utilitaristico-funzionale. «Il nostro scopo è utilizzare l’Intelligenza Artificiale per scrivere poesie e testi: abbiamo modificato reti neurali generative, già dotate di un corpus di dati generalisti, caricando migliaia di testi specifici per ogni IA tematica, impostando parametri di generazione e poi provvedere al settaggio degli algoritmi. Una volta che i testi sono generati, questi sono “puliti” e pronti per le selezioni finali in base ai supporti e alla tipologia di opere richieste», precisa Gagliardi.

Ua fotografia dei membri del collettivo Numero Cromatico nel 2024 a Roma. Foto: Serena Eller

Entrando nel dettaglio dei progetti, il primo, dal titolo «Noosfera», ideato per lo spazio dodecagonale dell’ex chiesa del Suffragio adiacente la Pescheria, è una potente installazione immersiva e un’opera audiovisiva. «Il pubblico, spiega Gagliardi, è invitato a sdraiarsi sui cuscini; coinvolto da una melodia di suoni prodotta appositamente per creare un contesto meditativo, è  invitato a contemplare e interagire con parole e testi prodotti dall’IA proiettati sulle pareti circolari dell’ex chiesa (circa 40 metri per otto di altezza), che si sovrappongono e si muovono, dando vita a frasi che vanno,  vengono e viaggiano nello spazio».

È invece concepita in chiave analogica la seconda installazione «Codice Umano», destinata agli spazi del loggiato della Pescheria e articolata intorno a una grande tenda lunga venti metri composta da circa 100mila tessere di plastica assemblate manualmente e in cui si snodano quaranta soggetti antropomorfi, di circa un metro di altezza l’uno, parte di un «Bestiario» prodotto da Numero Cromatico con il supporto dell’IA: sono come ombre, «residui diurni», immagini ambigue che provengono dal nostro inconscio che hanno lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere il pubblico unitamente a 24 tappeti in lana filata posizionati per terra. Questi sono disposti in sequenza e rappresentano una doppia fonte di contenuto da esplorare: da una parte, brevi frasi di diverse dimensioni, una più grande e una più piccola, di colore bianco, che pongono domande sul ruolo dell’uomo sulla Terra, sulla morte, sulla vita, elaborati grazie all’IA; dall’altra, lo sfondo di ogni tappeto, che può essere rosso, verde, blu o grigio, che è il tassello di un’immagine fotografica unitaria che raffigura il mare, centrale nella storia e vita di Pesaro. La lettura delle frasi che compaiono sui tappeti prevede inoltre un coinvolgimento fisico: grandi ventilatori industriali producono un suono forte e nel contempo sono in grado di muovere la tenda verso il pubblico. 

«Le installazioni nascono per mettere insieme il pensiero e il fare dell’uomo: non sono concepite per comunicare un messaggio ma per costruire contorni e scenari dove ogni persona può attivare la propria creatività e mettere in discussione le proprie certezze; nostro scopo è far coesistere le tante regole della bellezza», commenta Gagliardi. Connessa al progetto sarà la giornata di studio sull’utilizzo della tecnologia nella produzione artistica prevista in autunno, con ricercatori ed esperti e finalizzata a una pubblicazione in doppia lingua su questo tema.

Contestualmente a «Nelle regole della bellezza» Pesaro 2024 prevede a fine estate l’innovativo concerto Kagami creato dal compositore e musicista Ryuichi Sakamoto, in programma dal 29 agosto all’11 settembre negli spazi del Cantiere Rossini ancora in collaborazione, come per l’evento con Marina Abramovic, con lo studio specializzato in mixed reality Tin Drum e la regia di Todd Eckert.

Marta Paraventi, 05 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

A 150 anni dalla nascita l’opera del pittore marchigiano in mostra a Palazzo dei Priori attraverso il materiale di studio conservato dai discendenti e acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo

Al via le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita dell’eclettico architetto marchigiano, attivo in Egitto per 42 anni, protagonista del rinnovamento culturale del Paese tra XIX e XX secolo

Il museo omaggia le Marche con due mostre, una in estate e una in autunno, di due artisti locali tra il gusto dell’erotismo e la joie de vivre

Nel Museo Statale Omero gli studenti «raccontano il mare», lo scultore sardo fa parlare le pietre e l’artista marchigiano fa opere da toccare

Numero Cromatico a Pesaro: «Facciamo coesistere le regole della bellezza» | Marta Paraventi

Numero Cromatico a Pesaro: «Facciamo coesistere le regole della bellezza» | Marta Paraventi