«Adele (dal progetto Swatch)» (2017) di Markéta Othová

Fotograf Contemporary

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«Adele (dal progetto Swatch)» (2017) di Markéta Othová

Fotograf Contemporary

Paris Photo torna al Grand Palais (con la regia di Jim Jarmusch)

Nuove sezioni, dedicate all’archivio e ai libri fotografici per bambini, nella fiera parigina che affida al regista americano le celebrazioni per il centenario del Surrealismo  

Pagine, Voci, Surrealismo, Luogo. Sono le novità di Paris Photo 2024 (dal 7 al 10 novembre). L’ultima parola è la prima novità di questa edizione: il ritorno della kermesse al Grand Palais. Ma il 2024 è anche l’anno del centenario del Surrealismo e al tocco poetico di Jim Jarmusch (acclamato regista di film di culto come «Coffee and cigarettes», «Solo gli amanti sopravvivono», «Paterson») è stato affidato il compito di celebrarlo. L’artista multidisciplinare (è anche sceneggiatore e musicista) curerà una selezione personale di opere d’arte in mostra durante i giorni della manifestazione e prenderà parte a una conversazione aperta al pubblico. Inoltre, verranno proiettati «Le retour à la raison» (1923), «Emak-Bakia» (1926), «L'étoile de mer» (1928) e «Les mystères du château du Dé» (1929), i quattro film di Man Ray recentemente restaurati e per cui Jarmusch ha composto musiche originali con il suo gruppo SQÜRL. 

«Voices» invece è la nuova sezione a cura di Sonia Voss, Elena Navarro e Azu Nwagbogu. Presenta progetti incentrati sull’archivio e sulla scena latinoamericana, dell’Europa orientale e settentrionale nel post guerra fredda. Le opere qui raccolte appartengono ad artisti di diverse generazioni che hanno rappresentato la scena vibrante e complessa dell’immaginario contemporaneo in America Latina. Che si tratti di serie sperimentali, di riflessioni sulla costruzione dell’identità e del corpo, di esplorazioni del dissenso politico o sessuale o di indagini sulla natura della fotografia, questa gamma di pratiche della fotografia sfida le condizioni sociali, politiche ed economiche dei loro Paesi d’origine. 

L’ultima delle novità è quella dei libri fotografici per bambini. «L is for Look» è un progetto espositivo coprodotto dall’Institut pour la Photographie e da Photo Elysée (Losanna), un viaggio dalla comparsa di questi deliziosi prodotti editoriali negli anni ’30 fino ai giorni nostri. La mostra indaga il ruolo dell’immagine nella fotografia per bambini. L’Institut pour la Photographie in particolare presenterà esperimenti basati su modalità di interazione e partecipazione che fanno leva sui diversi sensi umani. Si potranno inoltre selezionare i libri da consultare interattivamente con una speciale installazione, integrata da contenuti multimediali e da laboratori-performance, con la guida di artisti. Sarà sorprendente conoscere i contributi alla vita creativa dei più piccoli di grandi figure della storia della fotografia come Alexander Rodcenko e William Wegman. 

240 gli espositori provenienti da ogni parte del mondo e circa 60mila gli spettatori che visiteranno la fiera parigina. 

Uno scatto di «Kichijoji A/B/C», 2006, di Joachim Brohm. Cortesia di Luisotti

Teresa Scarale, 05 novembre 2024 | © Riproduzione riservata

Paris Photo torna al Grand Palais (con la regia di Jim Jarmusch) | Teresa Scarale

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