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Robert Wilson, «Mother»

Photo: Lucie Ettorre by SIAE 2025

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Robert Wilson, «Mother»

Photo: Lucie Ettorre by SIAE 2025

Per le feste natalizie, giunge al MaXXI la Pietà Rondanini riletta da Robert Wilson

A pochi mesi dalla scomparsa dell’artista statunitense, la sua ultima opera rivive nel museo della capitale, grazie a un calco in gesso di Cesare Gariboldi e a una mostra di disegni autografi sul capolavoro di Michelangelo

Letizia Riccio

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La Pietà Rondanini è stata per Robert Wilson (Waco, Texas, 1941-Water Mill, New York, 2025) il fulcro della sua ultima opera, «Mother». L’artista, regista e drammaturgo statunitense era ancora in vita quando la sua installazione venne inaugurata al Castello Sforzesco, nella sala dell’ex Ospedale Spagnolo che custodisce l’ultima opera di Michelangelo; in questo contesto, l’esposizione audiovisiva (inserita anche fra gli eventi del Salone del Mobile 2025) rimase in mostra fino al 18 maggio 2025. 

A sei mesi dalla scomparsa di Wilson, «Mother» arriva al MaXXI di Roma (dal 12 dicembre fino al 18 gennaio 2026), accompagnata da una ricostruzione scenografica e astratta della sala dell’Ospedale Spagnolo e da una mostra di schizzi dell’artista proprio sulla Pietà Rondanini. Al centro della scena campeggia il calco in gesso della statua, realizzato nel 1953 dall’esperto restauratore Cesare Gariboldi e attualmente conservato nei depositi del Museo del Castello Sforzesco. «Quando ho visto per la prima volta la Pietà non finita di Michelangelo, sono rimasto seduto a guardarla per oltre un’ora. Era straordinario solo averla di fronte», dichiarò Wilson; un’opera che evidentemente l’artista avvertiva in sintonia con la sua ricerca, basata sulle mille possibilità fornite dalla luce e dai suoni. Tre delle giornate di allestimento al MaXXI (12, 13 e 14 dicembre) sono arricchite dalla musica dal vivo eseguita dall’ensemble musicale Vox Clamantis; la partitura è lo «Stabat Mater» composto dal musicista estone Arvo Pärt, con il quale Wilson aveva collaborato in passato nel suo spettacolo teatrale «Adam’s Passion» (la cui prima italiana venne messa in scena alla Nuvola di Roma, nel marzo del 2023). Del Robert Wilson curatore, molti ricordano ancora il suggestivo allestimento della mostra internazionale «Egitto. Tesori sommersi» (2009), nell’unica tappa italiana alla Venaria Reale di Torino.

«Ci sono pochissimi luoghi in cui si ha tempo per pensare. Il teatro e le installazioni possono creare questi spazi per noi: spazi mentali per pensare e sognare», commentò Robert Wilson dopo l’inaugurazione della mostra milanese. Al MaXXI di Roma sono previste sette rappresentazioni al giorno della durata di circa quarantacinque minuti; tempo nel quale dare spazio al pensiero e al sogno.

«Mother» è un un progetto di Change Performing Arts a cura di Franco Laera, in collaborazione con Comune di Milano / Musei del Castello Sforzesco, con la partecipazione di Eesti Kontsert, Ensemble musicale Vox Clamantis e RW Work – The Robert M. Wilson Irrevocable Trust – The Robert Wilson Arts Foundation.

Robert Wilson, «Drawings», Roma, MaXXI

Letizia Riccio, 12 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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