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Carlo Avvisati
Leggi i suoi articoliNapoli. Due mostre, a Napoli al Museo di Capodimonte e a Pompei, nell'Antiquarium, celebrano il centenario del viaggio in Italia di Picasso, arrivato nel Bel Paese con Jean Cocteau in cerca d'ispirazione per i costumi e le scene di «Parade», il balletto dei Ballets Russes che sarebbe andato in scena a Parigi nel maggio del 1917. La doppia esposizione «Picasso e Napoli: Parade», visibile dall’8 aprile al 10 luglio e curata da Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte con lo storico dell'arte Luigi Gallo, evidenzia l’importanza dell’incontro diretto del maestro cubista con l’antichità a Pompei e con la cultura tradizionale napoletana, un aspetto inedito negli studi picassiani, attraverso alcune fra le sue maggiori espressioni: il presepio, il teatro popolare e il teatro delle marionette.
Nella sala da ballo di Capodimonte è allestito, per la prima volta a Napoli, il monumentale sipario «Parade», raramente esposto, date le sue dimensioni. Conservato al Centre Georges Pompidou di Parigi, è infatti la più grande opera di Picasso, 17 metri per 10, e segna il ritorno dell'artista al mondo del circo, suo prima ispirazione, e alla tradizione classica. Saranno inoltre esposti i bozzetti eseguiti dall’artista per il balletto «Pulcinella» (in scena nel 1920 a Parigi con musiche di Igor Stravinskij e coreografie di Léonide Massine) insieme a alcune marionette e pupi della maschera napoletana dalla collezione Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte.
All’Antiquarium di Pompei sono invece proposti i costumi che lo spagnolo disegnò per il balletto «Parade», messi a confronto con un gruppo di maschere africane. Il legame di Picasso con il teatro classico viene sottolineato dalle numerose terrecotte, molte delle quali inedite, rinvenute a Pompei, tra cui un gruppo di maschere (vera passione dell'artista spagnolo) del teatro antico. La mostra dell'Antiquarium propone anche due scatti di Picasso e Massine, ritratti nel marzo 1917 negli scavi di Pompei, sul bordo di una fontana con mascherone in via Stabiana e nella casa di Marco Lucrezio. Completa la mostra uno studio per le «Demoiselles d’Avignon».
Le opere esposte provengono da musei e collezioni private fra i quali il Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou, il Musée Picasso Paris, il Museu Picasso Barcellona, la Fondation Pierre Bergé-Yves Saint Laurent, la Bibliothèque Historique de la Ville de Paris, la Maison Jean Cocteau, Milly la Forêt, la Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte (Faba), il Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e il Teatro dell’Opera di Roma, che il 10 aprile metterà in scena una serata dal titolo «Picasso a Roma cento anni fa. Partitura d'arte, danza e genio».
In coda alle esposizioni, il 27, 28 e 29 luglio al Teatro Grande di Pompei andranno in scena i due balletti con la coreografia di Léonide Massine: «Parade» su musica di Erik Satie e «Pulcinella» su musiche di Igor Stravinskij, entrambi interpretati dai primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Uno scorcio della mostra a Capodimonte

Picasso e Massine a Pompei, nella casa di Marco Lucrezio

Uno dei costumi disegnati da Picasso per il balletto «Parade» ed esposti a Pompei

Costumi disegnati da Picasso per il balletto Parade

Museo di Capodimonte: ballerini e attori davanti al sipario dipinto da Pablo Picasso per «Parade»
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