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Tiziano, «Ritratto di nobiluomo seduto vicino a una finestra» (particolare)

Courtesy Christie’s

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Tiziano, «Ritratto di nobiluomo seduto vicino a una finestra» (particolare)

Courtesy Christie’s

Previsioni sulle aste Old Masters di luglio: non sarà la fine del mondo

La vista lunga del tiratore scelto • Intanto possiamo osservare che il genere gode di buona salute, anche solo passando in rassegna il materiale che le case d’aste sono riuscite a racimolare

Simone Facchinetti

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I risultati delle aste di luglio ci diranno se il mercato degli Old Masters è ancora vivo e vegeto. Intanto possiamo osservare che gode di buona salute, anche solo passando in rassegna il materiale che le case d’aste sono riuscite a racimolare. Un elemento che va considerato è che il collezionista (istituzionale e privato) è sempre affamato e detesta le diete, l’unico problema rimane quindi la carenza strutturale di materia prima. 

Vediamo alcuni lotti che Christie’s mette all’incanto nell’asta londinese del primo luglio (Old Masters Evening Sale). È facilmente prevedibile che saranno venduti perché rientrano nella categoria dei «ricercati». Oltre alle teste di serie c’è anche un buon numero di comprimari, presenti con opere significative. Il top lot assoluto delle aste estive è il «Bucintoro di ritorno dalla festa dell’Ascensione» di Canaletto. Giustamente la casa d’aste non ha annunciato la valutazione economica del dipinto che sarà rivelata solo a persone realmente interessate. Un’ottima tecnica che sollecita gli appetiti pantagruelici dei collezionisti. L’altro fattore sul quale fondano la loro strategia di vendita risponde alla domanda retorica: «È questo il miglior dipinto di Canaletto rimasto in mani private?». Ovvero: non perdete l’occasione perché è l’ultimo treno che lascerà questa stazione. Ovviamente è falso, tuttavia il clima generale di scarsità di capolavori relativi è vero quindi la rende una credenza popolare. 

A proposito di capolavori relativi, cosa dire del «Ritratto di nobiluomo» di Tiziano stimato 3-5 milioni di sterline? Certo non sarà mai un’opera in testa alle classifiche dei desideri (la fisiognomica gli gioca contro perché il personaggio ha l’aria fatua del pappagallo ubriaco), inoltre c’è un problema legato all’accertamento della sua completa autografia. I pareri raccolti dei vari esperti di Tiziano non aiutano a sgombrare il campo dai dubbi che ci sia un’effettiva collaborazione della bottega. Il collezionista in questi casi è combattuto tra due posizioni estreme, la paura di sbagliare perché la comunità scientifica non è stata in grado di rassicurarlo completamente e la paura di perdere l’ultimo treno. Quando passerà un altro ritratto di Tiziano a tre quarti di figura? Forse mai più, forse tra dieci anni, forse tra sei mesi, non lo sappiamo. Di nuovo il sentimento prevalente è quello di perdere l’ultima occasione. 

Temo che il mercato continuerà a battere a lungo sulla paura della fine del mondo perché è un’angoscia collettiva condivisa a causa di quello che accade là fuori. Il collezionista ovviamente se ne infischia, mentre continua imperterrito nella costruzione della sua torre d’avorio, convinto di potersi salvare dal mondo esterno. Tutte le sere accende la musica che ama, abbraccia la sua fidanzata automatica e inizia a ballare.

Simone Facchinetti, 10 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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