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Quattro giorni di cutting edge a Londra

Giuseppe Croce

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In quattro giorni di aste londinesi di arte contemporanea, i cataloghi serali e diurni di Sotheby’s, Christie’s e Phillips hanno dato spazio anche ad artisti emergenti, che solo da qualche anno compaiono nei cataloghi di arte del dopoguerra. Ecco una panoramica di questo settore.

Sotheby’s, 10-11 febbraio

Sotheby’s ha inaugurato la prima settimana di aste londinesi del 2015 inserendo nel catalogo serale «Studio Hallway», 2010, Jonas Wood: l’opera non ha deluso le aspettative ricavando ben 492mila euro, contro una stima di 90-115mila.
Interessante anche il catalogo della vendita minore della casa di Bond Street nella quale «Untitled (Poster Painting)», 2013, opera della svedese Klara Lidén valutata 125-190mila euro, è stata aggiudicata per 180mila e «Untitled (History Painting)», 2012, del thailandese Korakrit Arunanondchai, che portava una stima di 40-50mila euro, per 94mila; clamorosi rialzi anche per «Black Dada (A/D)», 2011, dell’americano Adam Pendleton e «Untitled», 2012, del belga Harold Ancart: con una stima per entrambe di 12-18mila, l’opera di Pendleton ha realizzato 86.300 euro, mentre quella di Ancart è stata battuta per 81.600.
Bene anche «Oh Fuck», 2013, di Christian Rosa, che ha realizzato 34.500 euro contro una stima compresa tra 25 e 35mila, «Untitled (Rob e rt S&t ilt on 10)», 2013, di Israel Lund, stimata 25-35mila e venduta per 44mila euro, «Untitled», 2010, di Ned Vena, 1982, passata di mano per 39mila euro contro una stima compresa tra 18 e 25mila e «Untitled», 2012, del californiano Brendan Lynch, all’esordio alle aste, che ha incassato 23mila euro a fronte di una stima compresa tra 12 e 18mila.
Vendute entro le stime, invece, «The Agony And The Ecstasy», 2012, di Parker Ito, che ha realizzato 7mila euro, contro una previsione di 8-11mila, «Img_691 (Monochrome)», 2013, di Michael Staniak, che ha trovato un compratore a 9.400 euro, a fronte di una stima compresa tra 7 e 10mila e «Pattern», 2005, del georgiano Andro Wekua, stimata 10-15mila euro e venduta a 14mila. Complessivamente, tra vendita serale e diurna, Sotheby’s ha ricavato 190 milioni di euro.

Christies’s, 11-12 febbraio

Nella sessione serale «4. Exhibition Guide, Chapter 15 (Diagonal Pink)», 2009, di R.H. Quaytman (cioè Rebecca Howe Quaytman) ha realizzato 148mila euro, contro una stima di 80-100mila, mentre «Untitled», 2011, di Oscar Murillo, stimata 100-160mila euro, è stata venduta per 290mila; ulteriori 326mila euro sono arrivati dalla vendita di «For Race Riots and Salon Gatherings», opera del 2011 dell’americano Theaster Gates che portava una stima di 350-450mila euro.
Nella vendita diurna grande interesse per «Michael and Leslie», 2013, di Jonas Wood, aggiudicata per ben 245mila euro contro una stima di 70-100mila, per «Untitled», 2012, di Harold Ancart, che ha trovato un compratore per 80mila euro contro una stima compresa tra 40 e 50mila euro, «Hoax», 2014, dell’americano Will Boone, all’esordio sul mercato secondario, che ha realizzato 53mila euro a fronte di una stima compresa tra 9 e 13mila, «1-800-Screen», 2013, di Nick Darmstaedter, passata di mano per 80mila euro, contro una stima compresa tra 40 e 65mila e per «Untitled», 2014, di Christian Rosa, venduta a 32mila euro, a fronte di una stima compresa tra 20 e 25mila.
Più tiepidi i risultati registrati da «Untitled», 2009, di Ahmed Alsoudani, aggiudicato a 84mila euro contro una stima compresa tra 90 e 130mila, «F (Es gibt zu viel Ausland) (F (There are too many foreign countries)», 2013, di David Ostrowski, che ha realizzato 50mila euro contro una stima compresa tra 40 e 65mila, «Alignment (21)», 2013, di Brent Wadden, aggiudicata per 59mila euro, contro una stima di 40-65mila, «Do It for the Team», 2014, del collettivo belga Leo Gabin, venduta a 20mila euro (stima 13-20mila) e da «Untitled», 2011, di Ned Vena, stimata 10-15mila euro e venduta a 13mila. Con le due vendite Christie’s ha incassato complessivamente 177 milioni di euro.

Phillips, 12-13 febbraio

Tra le importanti opere proposte nella vendita serale la casa d’aste di Berkeley Square ha collocato «Alignment #22», 2013, del canadese Brent Wadden: il ricamo, stimato 25-40mila euro, non ha deluso le aspettative realizzando 50mila euro; vendute entro le stime, invece, «We The People (detail), Element #L1», scultura realizzata tra il 2011 e il 2013 dal vietnamita Danh Vo, che ha ricavato 180mila euro contro una previsione di 200-250mila, «Untitled (Fold) X», 2009, trompe l’oeil di Tauba Auerbach, che ha realizzato 1,3 milioni di euro (stime 1,3-2 mln), «Sky Backdrop», 2013, di Alex Israel, stimata 600-700mila euro e passata di mano per 570mila e «Bingo», 2012, di Oscar Murillo, che ha appena sfiorato la forbice alta della propria stima di 150-250mila euro, realizzandone 235mila.
Tra le opere proposte nel catalogo minore si sono attestate al di sopra delle stime «It Happened One Night», 2012, di Lucien Smith, venduta a 200mila euro contro una previsione di 40-70mila, «Duff», 2013, di Nick Darmstaedter, stimata 7-9mila euro e passata di mano a 13mila, «Untitled #36», 2013, di Ethan Cook, aggiudicata per 22mila euro contro una stima di 10-15mila, «Artex Painting», 2012, di Dan Rees, che ha trovato un compratore a 43mila euro a fronte di una stima tra 25 e 40mila e «Untitled», 2014, di Michael Staniak, venduta per 18.500 euro contro una stima di 9-12mila.
Bene anche tutti i debuttanti più attesi: «Go Tell The Women We Are Leaving», 2013, del tedesco Chris Succo è stata venduta a 29mila euro contro una stima di 9-12mila, «Untitled», 2014, del romano Gabriele De Santis, stimata 10-15mila euro, ha invece trovato un compratore a 16mila, mentre è stata aggiudicata per ben 40mila euro «Untitled», 2013, dello spagnolo Secundino Hernández, che portava una stima di 20-25.000 euro; battuta infine a 20mila euro, contro una stima di 10-15mila, «White Lines (Diptych)», 2014, del sudafricano Dean Levin.
Vendute nelle stime, invece, «F (Plötzlich Prinzessin)», 2011, di David Ostrowski, che ha realizzato 80mila euro contro una previsione di 70-90mila, «Dead on Arrival», 2013, di Christian Rosa, aggiudicata per 32mila euro a fronte di una stima compresa tra 40 e 70mila, «Untitled», 2013, di Israel Lund, stimata 25-40mila euro e aggiudicata per 18.500, «Shrimp Pad Thai Pizza», 2014, di Michael Manning, stimata 13-20mila euro e venduta a 16mila e «Fortune», 2011, di Jean-Baptiste Bernadet, che ha trovato un compratore per 16mila euro a fronte di una stima compresa tra 13 e 20mila. Con le due aste Phillips ha incassato 28,5 milioni di euro.

Giuseppe Croce, 17 febbraio 2015 | © Riproduzione riservata

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