Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Refik Anadol, «Data Tunnel» per la DAG-Digital Art Gallery di Gorizia

Image

Refik Anadol, «Data Tunnel» per la DAG-Digital Art Gallery di Gorizia

Refik Anadol inaugura a Gorizia la DAG-Digital Art Gallery

L’enorme installazione immersiva occupa 100 metri di percorso, per un totale di mille metri quadrati di superficie, della rinnovata Galleria Bombi, che diventerà la galleria digitale più grande d’Europa

Melania Lunazzi

Leggi i suoi articoli

«Son convinto che la Public art sia la forma più importante di arte oggi, perché è per tutti»: così l’artista digitale Refik Anadol (Istanbul, 1985) ha commentato l’imminente inaugurazione della DAG-Digital Art Gallery che vedrà una sua opera site specific, dal titolo «Data Tunnel», protagonista per un anno intero del nuovo spazio pubblico dedicato all’arte digitale ideato nella cittadina friul-giuliana al confine con la Slovenia. La Digital Art Gallery di Gorizia apre i battenti da metà dicembre ed è uno dei lasciti di GO! 2025 (Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura 2025). Sede della galleria è un tunnel sotterraneo nato già in epoca asburgica sotto il Castello di Gorizia e denominato in seguito Galleria Bombi, per collegare parti diverse della città (immaginato già dal conte Carlo Coronini nell’Ottocento, destinato a rifugio antiaereo e in tempi recenti ospitante migranti e rifugiati) e oggi riqualificato e reso nuovamente attraversabile in entrambi i sensi con un percorso ciclopedonale grazie a fondi del Pnrr e a risorse della Regione Friuli Venezia Giulia. Si tratta di circa nove milioni di euro investiti in due fasi, quella della ristrutturazione e messa in sicurezza preventiva del tunnel e quella del suo allestimento a fini culturali, inclusa la commissione dell’opera di Refik. Il tunnel è stato rivestito con 37mila chili di strutture autoportanti, svincolate dalla galleria, fissate con 6mila viti strutturali e 44mila viti di collegamento tra cabinet e struttura.

L’infrastruttura è gestita da 5 workstation professionali e 20 segnali 4K per la riproduzione video. Al montaggio hanno lavorato 12 tecnici specializzati per 30 giorni consecutivi. Cento metri della superficie curva della galleria, che è lunga in tutto 300 metri, sono rivestiti di un grande LEDwall immersivo che supporta proiezioni e mapping luminosi e sono allestiti con una rete di diffusione sonora che assicura una propagazione uniforme del suono in qualsiasi punto. Mille metri quadrati di superficie, dipinta, disegnata e scolpita con la luce, ospiteranno per un anno intero, durante sei ore al giorno (che diventano nove nei festivi) l’opera di Refik Anadol che trasforma completamente la percezione delle superfici bucando le pareti e disegnando mondi immaginifici. Anadol ha sviluppato il disegno della sua opera attingendo al modello di AI Large Nature Model e a dataset ambientali pubblici: «L’opera, ha detto Anadol, è importante perché non solo è alta espressione dell’uso della tecnologia, ma ha il profondo significato di connettere due parti dell’Europa. Inoltre, ha lo scopo di rivelare quanto la natura sia importante per noi. Ho da sempre un profondo rispetto per l’arte e la cultura italiana e in questo periodo storico, grazie all’AI, sono convinto che stiamo vivendo un altro Rinascimento».

DAG-Digital Art Gallery è un progetto sviluppato con il supporto di Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Gorizia, Edr, Erpac FVG, Ministero della Cultura e MEET-Digital Culture Center.

Refik Anadol, «Data Tunnel» per la DAG-Digital Art Gallery di Gorizia

Melania Lunazzi, 25 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Refik Anadol inaugura a Gorizia la DAG-Digital Art Gallery | Melania Lunazzi

Refik Anadol inaugura a Gorizia la DAG-Digital Art Gallery | Melania Lunazzi