Una veduta della Pinacoteca del Museo Alto Garda nella Rocca di Riva del Garda

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Una veduta della Pinacoteca del Museo Alto Garda nella Rocca di Riva del Garda

Rinascimento gardesano

Nella Rocca di Riva del Garda il contesto figurativo sviluppatosi tra Quattro e Cinquecento tra Brescia, Verona, Mantova e il Nord Italia in generale

Il Mag - Museo Alto Garda, diretto da Matteo Rapanà, prosegue l’approfondimento inerente al territorio del Lago di Garda, da cui provengono suggestioni non sono solo legate alla bellezza paesaggistica, ma anche a un patrimonio storico artistico che include appuntamenti come la mostra «Rinascimento sul Garda», visibile dal 13 luglio a cura di Luca Gabrielli, Giuseppe Sava, Luca Siracusano e Marco Tanzi. Tema: il contesto figurativo sviluppatosi tra Quattro e Cinquecento nell’Alto Garda, soprattutto in area trentina. 

Il lago ha rappresentato un fulcro sociale e creativo privilegiato, innescando un fermento culturale attraverso intensi scambi con Brescia, Verona, l’area mantovana e con il Nord più in generale. I lavori esposti non provengono soltanto da musei, ma anche da luoghi di culto trentini, veneti e lombardi. Tra gli artisti in mostra, Zenone Veronese, Giovan Francesco Caroto, Giovanni Demio, Pietro Bussolo, Stefano Lamberti, Maffeo Olivieri. Cinque le sezioni del percorso, non rigorosamente cronologiche, ciascuna con una sala dedicata. Il momento forse più rappresentativo del Rinascimento sulla sponda settentrionale del Garda corrisponde agli anni Trenta del Quattrocento, lasso di tempo che coincide con l’influenza lombarda; viene poi approfondita l’affermazione del soggetto della Madonna in adorazione del Bambino, di matrice veneta. 

I lavori esposti spaziano tra varie tecniche, da opere plastiche plasmate in terracotta e stucco duro all’oreficeria, all’arte tessile, all’intaglio ligneo, ove spiccano le produzioni di autori bresciani e delle Valli Giudicarie. Per esempio, il «Cristo in Pietà» nella versione scultorea di Stefano Lamberti, proveniente da Condino, e in quella di Maffeo Olivieri, da Giustino. Da segnalare, tra l’altro, anche l’affresco cinquecentesco proveniente da Palazzo Pretorio di Riva del Garda che chiude il percorso. Il progetto espositivo è completato da un atlante e da una mappa del patrimonio artistico dell’Alto Garda, con particolare attenzione alle opere fisse, ancone e affreschi, in un ideale proseguimento della rassegna oltre il museo. 

Il Museo Alto Garda è ospitato nella Rocca di Riva del Garda, antico castello medievale sede di mostre temporanee e di una Pinacoteca con opere in permanenza di artisti quali Pietro Ricchi, Vincenzo Vela e Francesco Hayez, una sezione dedicata all’archeologia con reperti dall’età del Rame, una sulla storia civica delle dominazioni scaligera, viscontea e veneziana, e un focus sulla frequentazione del lago da parte di ospiti illustri come Thomas Mann e Franz Kafka. 

Mariella Rossi, 11 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

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Rinascimento gardesano | Mariella Rossi

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