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Erica Roccella
Leggi i suoi articoliForeigners everywhere, Stranieri ovunque era il nome della 60esima Biennale Arte di Venezia, a cura di Adriano Pedrosa. Ed era un outsider con posto d'onore già a quel tempo Louis Fratino, New York, classe 1993: nove le tele di grandi dimensioni a campeggiare da maggio a novembre 2024 nel Padiglione Centrale, ai Giardini, corpi nudi intrecciati, tavole imbandite, tracce di vita queer sparpagliate tra riposi languidi e tenerezze erotiche, mai plateali. Lo ritroviamo pochi mesi più tardi al Centro Pecci di Prato, Fratino, è Stefano Collicelli Cagol a curare la sua primissima mostra istituzionale – «Satura», s'intitolava, dal 26 settembre 2024 all’11 maggio 2025: un’ode all’opulenza dei temi, degli immaginari e delle sensibilità dell’artista americano, ma con origini molisane, dove l’ispirazione dall’Italia è ovunque evidente – satura, per eziologica definizione. Vedi alle voci Filippo De Pisis, Mario Mafai, Costantino Nivola, Felice Casorati, Carlo Carrà, Fausto Pirandello e Guglielmo Janni per la pittura, ancora Sandro Penna, Patrizia Cavalli, Pier Paolo Pasolini, Mario Mieli. E quindi, la notizia: a pochi giorni dalla chiusura della personale di Prato, Christie's New York mette all'asta il 14 maggio uno dei dipinti più iconici di quella accurata selezione – era stato scelto anche come immagine del catalogo, perché c’è tutto, tu e le tue cose che ti descrivono disseminate ovunque, un libro sgualcito di Buzzati, i fiori che hai regalato, citazioni artistiche, letterarie, riccioli di mandarini lasciati a metà, correlativi oggettivi di una storia d’amore. «You and Your Things», del 2022. La stima, al Rockefeller Center: 600.000-800.000 dollari.
Un giovane nudo, rannicchiato in posizione quasi fetale, le mani schiuse sotto al volto, gli occhi spalancati, liquidi, incollati allo spettatore. O forse all’amante che a sua volta lo fissa, al di là del limite del quadro. Sul tavolo, in primo piano, il suo mondo sensuale: sottende un prima e un dopo, lo racconta per oggetti, per indizi, senza urlare, tutto è condiviso, due tazze di caffè, le lettere, il silenzio, la poesia. «Fratino regala momenti di intimità davvero incredibili», commenta William Featherby, Junior Specialist, Post-War & Contemporary Art, Christie’s. «Queer o meno, tutti noi ci siamo trovati in queste situazioni, e sono tra le più private e perfette della vita intera. Il tipo di momenti che vorresti durassero per sempre. Inespressi, fino ad adesso».
Poche ore alla resa di conti. Arriva in corsa a risultati importanti «You and Your Things» – third party guarantee – che potrebbe fissare un nuovo record per Fratino. Il traguardo assoluto, al momento, lo detiene «An Argument» (730.800 dollari, buyer’s premium incluso), passava alla «The Now Evening Auction» di Sotheby’s nel 2022; nel 2021 aveva già incrociato lo sguardo del pubblico alla Galerie Ciaccia Levi a Parigi, nella personale «Louis Fratino: Growths of the Earth», e nel 2024 finiva esposto in Laguna, alla Biennale di Pedrosa. Un altro frammento di storia quotidiana, la tensione tra due amanti dopo un litigio, l’influenza dei grandi – ci sono Picasso, Braque, Léger, in quelle figure contorte, appiattite, sovrapposte, e poi ovviamente la tradizione del nudo disteso, generalmente riservata ai soggetti femminili – sempre mescolati alla memoria più intima, a un lessico estetico fatto di tenerezza, desiderio, dolore, contemplazione, dove l’argument diventa il pretesto per indagare il rapporto, gli equilibri fragili, umani, di una relazione. Ancora e ancora. Nel 2024, a New York, «Flower Market» del 2022 – un moderno De Pisis, si è detto anche questo – polverizzava i pronostici di Christie’s, dritto fino a 504.000 dollari. Nel 2022, da Christie’s, «Tristan Drinking Soup» del 2017 arrivava a quota 365.400 dollari. C’è aria di record, tra i grattacieli di New York.
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