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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliA Gibellina (Trapani), sabato 15 settembre il Museo d’Arte Contemporanea Ludovico Corrao ha accolto la tappa siciliana del roadshow nazionale verso la 18ma Quadriennale d’arte. Un appuntamento che anticipa Fantastica, la grande esposizione sull’arte italiana del XXI secolo, che aprirà tra meno di un mese al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Prima di Napoli, la cui tappa è prevista il 18 settembre, la Quadriennale ha scelto Gibellina come luogo simbolico. La città del Belice, già designata prima Capitale Italiana per l’Arte Contemporanea e destinata nel 2026 a diventare Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea, ha accolto il confronto tra istituzioni, curatori e operatori. Il sindaco Salvatore Sutera, la presidente della Fondazione Orestiadi Francesca Corrao e il direttore artistico Andrea Cusumano hanno ricordato la forza di una comunità che, dalle macerie del terremoto, ha saputo ricostruire la propria identità attraverso l’arte. «La storia di Gibellina è profondamente umana e civile, una città nata dalle sue stesse macerie che ha provato a ricostruire la propria identità a partire dal rapporto con gli artisti», hanno dichiarato, sottolineando come il progetto non sia soltanto memoria, ma anche futuro, con residenze, nuove opere e relazioni da costruire insieme. Il dibattito, moderato da Nicolas Ballario, ha visto seduti allo stesso tavolo il presidente della Quadriennale Andrea Lombardinilo, Marta Ragozzino, a capo del Servizio II Arte contemporanea e Fotografia, sempre della DGCC, i curatori Francesco Stocchi e Alessandra Troncone, la storica dell’arte Cristina Costanzo e la stessa Corrao. Le parole chiave sono state “prospettiva”, “rinascita”, “umanesimo”. Lombardinilo ha ricordato l’intuizione originaria di Luca Beatrice: «Riprendiamo un cammino pensato da Luca Beatrice come rappresentazione multiforme delle declinazioni dell’arte contemporanea italiana. Gibellina, con la sua storia e il suo presente, diventa tappa significativa di questo viaggio verso Fantastica». Non sono mancati i saluti istituzionali dell’onorevole Giuseppe Bica e del presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani Salvatore Quinci, a testimonianza di come la Quadriennale riesca a farsi catalizzatore di territori e comunità. A chiudere la giornata, un intervento musicale di Carmen Sottile. A due settimane dall’apertura romana, la tappa siciliana ha restituito l’immagine di una Quadriennale sempre più attenta al rapporto con i territori. Gibellina, con il suo museo, il Cretto di Burri, le architetture nate dall’utopia post-terremoto e la capacità di accogliere artisti e curatori da tutta Italia, si conferma laboratorio di sperimentazione culturale. Qui la Quadriennale non è arrivata solo a raccontare la mostra che verrà, ma a raccogliere la memoria di un luogo che ha fatto dell’arte un atto civile e collettivo. Il roadshow proseguirà il 18 settembre alle Gallerie d’Italia di Napoli e il 26 settembre a Roma, La Vaccheria, dove sarà presentato anche il volume Fantastica l’arte. Pensieri e parole per Luca Beatrice (Bibliotheka Edizioni). L’appuntamento con la mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma è per il 10 ottobre (inaugurazione), con apertura al pubblico l’11 ottobre fino al 18 gennaio 2026.
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