Anna Saba Didonato
Leggi i suoi articoliCatanzaro. In tempi di austerità e spending review, l’amministrazione provinciale di Catanzaro, presieduta da Enzo Bruno, non si arrende e cerca di mantenere inalterato il livello della programmazione culturale delle due punte di diamante della Provincia: il museo Marca (Museo delle Arti di Catanzaro), creato nel 2008, e la rassegna di scultura contemporanea, Intersezioni, attiva dal 2005 presso il Parco Archeologico di Scolacium di Roccelletta di Borgia. E lo fa affidando al collezionista catanzarese Rocco Guglielmo (dal 2013, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro) il compito di coordinatore tecnico scientifico e responsabile della programmazione artistica del Marca, senza alcun onere per l’istituzione. Aspetto tutt’altro che secondario alla luce delle norme presenti nella legge Delrio che esclude «la cultura» dalle competenze delle amministrazioni provinciali, vietando alle provincie di effettuare spese riconducibili alla promozione culturale.
Ma con quali mezzi si intenderà operare? «Per ora non c’è budget, spiega il notaio Guglielmo. Faremo dei progetti per ottenere finanziamenti europei, in più si creerà una collaborazione con altri enti culturali. Da subito sarà costituito un nuovo comitato scientifico che valuterà, insieme a me, un programma biennale». Tra i nuovi membri del comitato, hanno dato adesione informale: Michele Bonuomo, direttore del mensile «Arte», Domenico Piraina, direttore del Palazzo Reale di Milano e Marco Meneguzzo. «La mia fondazione collaborerà con il Marca alla realizzazione degli eventi espositivi. È prevista, a breve, una mostra dell’artista calabrese Giovanni Longo e, in generale, si darà spazio ai giovani artisti».
La nomina di Rocco Guglielmo rientra nel protocollo d’intesa siglato tra Provincia e Fondazione Rocco Guglielmo, a cui si aggiunge un secondo protocollo firmato con la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Calabria, in collaborazione con la quale sono state realizzate importanti mostre tra cui quelle della rassegna Intersezioni, curata da Alberto Fiz, realizzate durante i mesi estivi nel parco archeologico di Scolacium. Vi hanno preso parte artisti di rilevanza internazionale, Stephan Balkenhol, Daniel Buren, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppeheim, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Marc Quinn e Mauro Staccioli, di cui sono state acquisite una ventina di opere che attualmente compongono il Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro.
L’obiettivo della Provincia è «garantire la prosecuzione del percorso culturale avviato con successo negli anni, attuando un ulteriore contenimento della spesa».
Intanto il prossimo 18 aprile, presso il Marca, sarà inaugurata la mostra dedicata a Raimondo Galeano, a cura di Giorgio Bonomi (fino al 18 giugno). L’ultima iniziativa in programma nell’agenda della passata amministrazione provinciale.
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