Joe Ware
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Sara Raza è stata nominata direttrice artistica e capo curatrice del Centro d’arte contemporanea (Cca) di Tashkent. Il centro, che ha sede in un ex deposito di tram e in una stazione diesel del 1912 nella capitale dell'Uzbekistan, riaprirà a settembre dopo la ristrutturazione condotta su progetto dello Studio Ko.
Londinese, classe 1979, e residente a New York, Raza si è laureata e ha conseguito un master al Goldsmiths College di Londra ed è poi diventata curatrice di programmi pubblici alla Tate Modern. Da allora ha ricoperto ruoli specifici come curatrice della Guggenheim UBS MAP Global Art Initiative per il Medio Oriente e il Nord Africa. Ha organizzato mostre in sedi ed eventi quali la Biennale di Tashkent, la terza edizione del Baku Public Art Festival in Azerbaigian e il Mathaf: Arab Museum of Modern Art in Qatar. Ha inoltre curato il Padiglione dell’Arabia Saudita alla 55ma Biennale di Venezia e mostre al Rubin Museum of Art e all'International Center of Photography di New York. Nel 2022 ha pubblicato Punk Orientalism: The Art of Rebellion (Black Dog Publishing), saggio che prende in esame gli artisti e le idee emergenti dai Paesi dell'Asia centrale che facevano parte dell'Urss.
«Questo ruolo ha un profondo significato personale e professionale, ha commentato Raza a proposito della nomina al Cca. Sono orgogliosa delle mie radici nella regione del Grande Iran, compreso l'antico Uzbekistan, e come curatrice e autrice mi è piaciuto lavorare a lungo in Uzbekistan e nelle regioni limitrofe».
Per Gayane Umerova, presidente della Fondazione per lo sviluppo dell'arte e della cultura dell'Uzbekistan, che sovrintende al Cca, la nomina di Sara Raza giunge in un momento emozionante per Tashkent e per il Paese: «La sua visione, unita alla sua esperienza di studiosa dell'arte contemporanea globale, farà sì che il Cca diventi un vivace polo culturale per l'Uzbekistan e per il mondo intero».
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