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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliIl 10 novembre, nella Sala Giunta del Comune di Ancona, è stato firmato un protocollo per l’avvio del restauro dei dipinti conservati nella Chiesa del Santissimo Sacramento, gravemente danneggiata dai terremoti del 2016-17 e del 2022.
Alla stipula dell’accordo erano presenti il sindaco Daniele Silvetti, l’assessore alla Cultura Marta Paraventi, il segretario generale del Pio Sodalizio dei Piceni Alfredo Lorenzoni, il segretario generale di Anci Marche Francesca Bedeschi e l’arcivescovo di Ancona-Osimo Angelo Spina, insieme con Don Alessio Orazi. Ha portato i saluti della Soprintendenza la storica dell’arte Sonia Melideo.
L’iniziativa concerne il restauro di quattro dipinti: la «Predicazione di san Giovanni Battista» di Filippo Bellini (1550-1604), la «Visione di sant’Antonio da Padova» di Francesco Caccianiga (1700-81), «Tobiolo e l’Arcangelo Raffaele» di Pasquale Ciaramponi (1734-92) e un’Immacolata Concezione di ambito marchigiano del XVIII secolo. A queste si aggiunge il recupero già completato dell’olio su tela «San Carlo Borromeo in gloria e santi» di Cesare Dandini (1596-1657), esposto recentemente alla Mole Vanvitelliana.
«Parlo non soltanto a nome dell’Amministrazione, ma della comunità intera, ha dichiarato il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, che si riconosce in un lavoro condiviso tra istituzioni e realtà diverse. Attraverso questo tipo di collaborazione recuperiamo un senso di appartenenza alle nostre radici storiche, culturali e artistiche».
L’atto registra anche un momento di sinergia tra istituzioni e associazioni: l’assessore alla Cultura Marta Paraventi ha ricordato come il progetto sia inserito nel dossier di candidatura di Ancona a Capitale della Cultura 2028, mentre monsignor Angelo Spina ha sottolineato l’importanza di restituire alla città non solo le opere ma anche la memoria storica e spirituale che custodiscono.
Anci Marche e il Pio Sodalizio dei Piceni, già protagonisti in passato di iniziative culturali di rilievo, hanno confermato il loro sostegno. Marco Fioravanti per Anci Marche ha evidenziato come il recupero delle opere lesionate rappresenti «un passo fondamentale per restituire autenticità e socialità alla comunità», mentre Lorenzoni ha aggiunto che aiutare le Marche «non è solo un piacere, ma anche un dovere statutario».
Si è così dato avvio alla costituzione di un fondo congiunto per il restauro delle opere, affidando la gestione tecnico-organizzativa ad Artifex International, società romana di pianificazione, gestione e organizzazione di eventi, già attiva nei precedenti interventi. Grazie a questa collaborazione, la Chiesa del Santissimo Sacramento tornerà a offrire alla città uno spazio di cultura, storia e spiritualità, rafforzando l’identità e la memoria di Ancona.
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