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Ispezioni in corso nelle cappelle della Moschea-Cattedrale di Cordova colpite dall’incendio dello scorso 8 agosto

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Ispezioni in corso nelle cappelle della Moschea-Cattedrale di Cordova colpite dall’incendio dello scorso 8 agosto

Spagna, inizia il restauro della Moschea-Cattedrale di Cordova

Il progetto per risanare i danni provocati dall’incendio dello scorso agosto si divide in due fasi: la prima riguarda le coperture, la seconda gli interni delle cappelle

Gli architetti addetti alla conservazione della Moschea-Cattedrale di Cordova hanno finito di redigere la prima fase del progetto di restauro del monumento danneggiato dall’incendio scoppiato l’8 agosto scorso e prevedono di presentarlo al Consiglio Comunale all’inizio di ottobre. Si tratta del primo intervento strutturale dopo i lavori di emergenza realizzati immediatamente in seguito al sinistro per garantire la sicurezza sia dell’edificio che dei visitatori, dato che il monumento ha riaperto le sue porte regolarmente il giorno dopo l’incendio, a eccezione delle aree colpite: circa 70 metri quadrati dei 13mila del complesso monumentale.

«Dopo l’incendio sono stati rimossi e studiati nei dettagli tutti gli elementi danneggiati e sono state ripulite le zone sporche di fuliggine, utilizzando anche tecniche al laser. Le strutture in legno dei tetti interessati sono state smontate ed è stata installata una copertura d’emergenza per proteggere dalle intemperie l’interno» ha spiegato l’architetto Gabriel Rebollo, che lavora alla Moschea-Cattedrale da oltre 40 anni e conosce tutti i misteri e i segreti che cela.

Per quanto riguarda il denominato Progetto di Restauro delle Aree Colpite dall’Incendio, l’architetto ha dichiarato che si dividerà in due fasi: «Il primo intervento, attualmente in fase di elaborazione, si concentrerà, per ovvie ragioni, sui tetti danneggiati dal fuoco. Ai primi di ottobre sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale e successivamente del Ministero della Cultura e dell’Assessorato all’Urbanismo, affinché si autorizzino i lavori».

Secondo le indagini della polizia scientifica, l’incendio dell’8 agosto, causato da un cortocircuito nella batteria di un’aspirapolvere, è stato fortuito e pur avendo determinato che esso non è imputabile a negligenza, diversi esperti tra cui Isidoro Moreno, docente di Antropologia Sociale e Culturale nell’Università di Siviglia, hanno ravvisato un uso improprio della cappella da cui ha avuto origine  il fuoco, utilizzata per immagazzinare prodotti per la pulizia potenzialmente pericolosi. Come il professore Moreno anche la Ong World Heritage Watch, composta esclusivamente da professionisti dedicati alla conservazione del patrimonio storico, ha denunciato che «negli ultimi due decenni l’Episcopato di Cordova ha collocato sculture, dipinti e simboli cattolici all’interno e all’esterno delle mura della moschea, oltrepassando lo spazio riservato al culto cattolico e invadendo il recinto islamico del monumento. Questa pratica non solo è ingiustificata dal punto di vista artistico, ma offre anche ai visitatori una narrazione fuorviante della storia dell’edificio, minandone l’eccezionale valore universale e la diversità culturale».

L’incendio che ha messo in pericolo la struttura della Moschea-Cattedrale, ha interessato tre cappelle: quella di San Nicola, quella dello Spirito Santo e la Cappella dell’Annunciazione, la più danneggiata. «Il progetto ha pochi segreti, si tratta di ricostruire ciò che è stato bruciato, introducendo modifiche tecniche minime, ha spiegato Rebollo, che non ha potuto specificare la durata di questa prima fase di restauro. La tempistica, ha proseguito l’architetto, potrebbe essere influenzata dalla burocrazia e dai tempi impiegati dalla Giunta Regionale dell’Andalusia e dal Comune di Cordova per autorizzare i lavori, nonché dalla disponibilità di professionisti e materiali».

La seconda fase prevede il restauro di pareti, policromie, stucchi, pale d’altare e dipinti, e altri interventi come il ripristino dell’impianto elettrico, dell’illuminazione e di apparecchiature come altoparlanti e rilevatori di fumo. Se non sorgono imprevisti i lavori dovrebbero terminare per la seconda metà del 2026. L’architetto non ha confermato se il budget del progetto si aggirerà intorno al milione di euro come indicato dalla consigliera per la Cultura, Patricia del Pozo, nei giorni successivi all’incendio, ma il Capitolo della Cattedrale ha già annunciato che intraprenderà i lavori con fondi propri e che fornirà tutte le informazioni non appena saranno disponibili.

Nel 2024 la «Mezquita» è stata visitata da oltre 2 milioni di persone, un numero record e il turismo ha generato a Cordova un fatturato intorno ai 485 milioni di euro, pari al 4,2% del Pil.

Roberta Bosco, 29 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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