Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

James Jacques Joseph Tissot, «Le Départ du Fiancé». Stima 400mila-600mila sterline

©Bonhams

Image

James Jacques Joseph Tissot, «Le Départ du Fiancé». Stima 400mila-600mila sterline

©Bonhams

Tesoro perduto di Tissot riemerge in asta

Sparita dal mercato da oltre 150 anni, la tela riappare da Bonhams a Londra con una stima fino a 600mila sterline. Provenienza tracciabile, soggetto enigmatico e crescente interesse del mercato per l’artista francese ne fanno un lotto di punta

Giovanni Pellinghelli del Monticello

Leggi i suoi articoli

«Le Départ du Fiancé» è un olio su tela del 1863 di James Jacques Joseph Tissot (1836-1902). Scomparsa da metà XIX secolo, e riscoperta in una collezione privata americana, quest’opera del pittore e incisore francese, monumentale (106 x 184 cm) come molte da lui realizzate, riappare il 24 settembre sul rostro di Bonhams a Londra con stima fra 400mila e 600mila sterline (460mila-690mila euro).
Nel 1863, Tissot presentò al Salon tre grandi tele: «Le Départ de l’Enfant Prodigue» e «Le Retour de l’Enfant Prodigue», subito acquistati dal Petit Palais e là conservati, e «Le Départ du Fiancé», venduta invece nel 1865 al mercante d'arte Alphonse Goupil che la espose per l'ultima volta nel 1866 nella sua galleria di New York, dove fu venduta ad un collezionista americano, restando così oltreoceano in collezioni private fino ad oggi.

 

James Tissot, «Le Retour de l'Enfant Prodigue», 1862. © Paris Musées -Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris

James Tissot, «Le Départ de l’Enfant Prodigue», 1863. © Paris Musées / Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris

L’opera, nel neomedievale «stile troubadour», mostra un giovane vestito di rosso che tiene tra le braccia una fanciulla, seguiti da genitori e dai fratellini di lei in un paesaggio montuoso cupo e inclemente. La tematica e la composizione del quadro hanno destato una certa curiosità fra gli studiosi: per alcuni l’opera, per la sua struttura, si rifà a «La Promenade hors les Murs» di Henri Leys (1815-1869) con una scena dal Faust di Goethe e il riferimento goethiano alla seduzione di Margherita da parte di Mefistofele, altri vi vedono una famiglia vittima della guerra e vagante in terre desolate e, infine, vi è chi vi riscontra una scena romantica di addio fra i fidanzati per la partenza del giovane per la guerra vista la grande spada alla cintura e la tristezza della fanciulla.

Negli ultimi vent’anni Tissot ha suscitato interesse sul mercato: se a marzo 2024 già Bonhams passò «Un Déjeuner» a 230mila sterline, nel 2019 «La Proposition de Mariage» è stato aggiudicato per 1,1 milioni di dollari da Sotheby’s Londra e nel 2011 il Musée d'Orsay ha acquistato «Le Cercle de la Rue Royale» (di importante valore documentario sociostoriografico) per 4 milioni di euro. Allo stesso modo è un beniamino dei musei specializzati in pittura del XIX secolo: la Tate Britain conserva già cinque dipinti dell'artista, il Musée d’Orsay otto e il Musée du Petit Palais sei. A proposito de «Le Départ du Fiancé», fra gli specialisti di Tissot, Krystyna Matyjaszkiewicz ha dichiarato: «Non conosco nessun quadro Tissot di tale importanza o dimensione in nessuna collezione pubblica britannica, americana, canadese o australiana» e per Charles O'Brien «L’opera si segnala per la provenienza rintracciabile e la qualità eccezionale, incomparabile rispetto all’acquerello di analogo soggetto passato da Christie’s nel 2020».

 

James Tissot, «Le Cercle de la Rue Royale», 1862. © Musée d’Orsay

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 04 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nel Museo Civico Medievale di Bologna la prima mostra dedicata al pittore che dialogò con le novità dei Carracci. Imperdibile il percorso tra la Pinacoteca Nazionale e le varie chiese cittadine

L’11 dicembre va in scena la dispersione di una celebre collezione francese rimasta per generazioni nelle residenze della famiglia Stern: 360 lotti tra dipinti, sculture, disegni e arti decorative, capolavori del XVIII e XIX secolo, molte opere razziate dai Nazisti e poi recuperate dai Monuments Men

La coppia hollywoodiana mette in vendita lavori di Yukhnovich, Walker e Imai, mentre una scultura di Roni Horn approda in trattativa privata

Dai Fauves all’Espressionismo astratto, dai Cubisti ai maestri del Modernismo europeo: le raccolte Weis Ross e Saltzman portano in asta capolavori di Matisse, Rothko e altri maestri del Novecento per un valore complessivo superiore ai 250 milioni di dollari

Tesoro perduto di Tissot riemerge in asta | Giovanni Pellinghelli del Monticello

Tesoro perduto di Tissot riemerge in asta | Giovanni Pellinghelli del Monticello