Dal 31 ottobre al 3 novembre la fiera fondata da Roberto Casiraghi e Paola Rampini presenta la XIII edizione nella nuova sede del Centro Internazionale di formazione dell’Ilo (l’Agenzia per il Lavoro dell’Onu), un contesto dinamico e creativo che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia per affrontare le complessità del contemporaneo. «L’universalità di The Others quest’anno si esprime nella pluralità di visioni e di linguaggi artistici: è la prima volta che il contenitore e il contenuto della fiera si compenetrano», spiega Casiraghi. Una fiera sempre più cosmopolita che punta sull’internazionalità.
Una scelta espressa anche dall’immagine guida di quest’anno che si ispira all’arcano maggiore de Il Mondo, uno dei più antichi e importanti tarocchi marsigliesi, simbolo di totalità, creazione e armonia con l’universo. L’ampia gamma di significati espressi da questa immagine si espande in diverse direzioni tematiche ispirate al viaggio, alla circolarità, al coraggio e al senso di libertà di chi si lancia verso territori inesplorati. Temi legati anche dalle proposte progettuali delle gallerie e degli artisti che uniscono le proprie traiettorie geografiche e culturali in una commistione di linguaggi, dalla pittura alla performance, fino all’installazione e alla videoarte.
I visitatori sono invitati alla scoperta di 50 espositori provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi del mondo, tra cui Argentina, Finlandia, Lituania, Slovacchia, Spagna e Perù, per esplorare il lavoro di artisti affermati e talenti emergenti, di gallerie consolidate, spazi non profit e artist run spaces, in un viaggio a contatto con culture e sensibilità diverse. Anche quest’anno molteplici letture e riflessioni sul nostro tempo sono amplificate dall’ampio public program con talk, presentazioni e incontri che offrono ai visitatori un’esperienza sempre più partecipata della creatività contemporanea. Torna per il secondo anno consecutivo anche il focus dedicato alle live performance, che nei giorni di fiera animerà il padiglione con le esibizioni degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Vienna e Bratislava. Tra le tante novità, la proposta culinaria del ristorante del Campus, con un menù ricco di ricette da tutto il mondo, e diverse aree pensate per favorire la convivialità e l’incontro fra artisti, curatori, collezionisti e pubblico di tutte le età.