Nicola Pirulli
Leggi i suoi articoliLa vocazione sociale dell’Opera Barolo, fondata nel 1864 a Torino da Giulia di Barolo, incontra quella di David Tremlett (St. Austell, Gran Bretagna, 1945), artista che da tempo ha instaurato un rapporto privilegiato con l’Italia (tra i lavori più celebri, la Cappella Ceretto nel cuneese, con Sol LeWitt) e che ora ha deciso di donare una propria opera a beneficio dei meno fortunati. «Ritmo e Forma» è infatti il titolo del wall painting realizzato nelle parti comuni di uno degli edifici del «distretto sociale» cittadino (vicinissimo al Cottolengo), dove l’Opera ha inaugurato, il 25 ottobre scorso, il progetto di housing sociale «Giulia».
Ricavato nel cosiddetto «Rifugio», uno dei primi nuclei costruiti nel complesso la cui riqualificazione è stata curata dallo studio Gandione, ospita 48 residenze temporanee per persone e famiglie. Dopo aver «colorato» un padiglione di un ospedale londinese, Tremlett, insieme al suo collaboratore Ferruccio Dotta e alla giovane artista londinese Lola Bunting, ha voluto contribuire a rendere un po’ migliore la vita di tante persone «uscite dalla rete sociale».
Sono migliaia a ricevere aiuto dall’Opera, attiva in diversi settori dove si incrociano istruzione, cultura, promozione sociale, solidarietà: dalla Fondazione omonima e il Museo della Scuola e del Libro dell’Infanzia alle collaborazioni didattiche con il Castello di Rivoli, dalla scuola Barolo di Venaria alla Polisportiva Santa Giulia, dall’orchestra Pequeñas Huellas alle residenze per musicisti curate da Ezio Bosso (artefice dell’incontro con Tremlett). Oltre naturalmente al citato distretto sociale, che ogni anno dà aiuto a circa 15mila persone, e che ora può accogliere i bisognosi in locali meno asettici, grazie al colore e alle forme di Tremlett, per la cui opera sono stati coinvolti anche alcuni studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
La curatela scientifica del lavoro è di Gabi Scardi. Nei prossimi mesi l’housing «Giulia» sarà anche al centro di alcuni progetti di arte partecipata (fotografia, danza, musica, teatro) che coinvolgeranno i cittadini.
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