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Sonya Kelliher-Combs, «Credible Idiot Strings», 2022

Courtesy of Tureen, Dallas and Independent

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Sonya Kelliher-Combs, «Credible Idiot Strings», 2022

Courtesy of Tureen, Dallas and Independent

Tutte le novità della fiera d’arte newyorkese Independent 2025

La fiera newyorkese, aperta al pubblico dall’8 all’11 maggio, affronterà temi come crisi climatica, identità indigena e umorismo

La 16ma edizione di Independent, a cura della direttrice Elizabeth Dee, del consulente curatoriale Matthew Higgs e dei consulenti berlinesi Alexandra Alexopoulou e David Ulrichs, si terrà dall’8 all’11 maggio presso gli Spring Studios di Tribeca, a New York, e presenterà le opere di 118 artisti presentati da 82 gallerie internazionali e da organizzazioni non profit.

La missione della fiera, fin dalla sua nascita nel 2010, è ispirare incontri, all’insegna della scoperta e della riscoperta, con l’arte contemporanea per collezionisti e istituzioni. Tra gli stand, i temi cardine saranno di matrice socio-politica, legati all’attualità, come la crisi climatica e l’identità indigena, mentre alcune gallerie proporranno allestimenti incentrati sul confronto con il ruolo duraturo dell’umorismo nell’arte. Quest’anno, una nuova iniziativa intitolata «Independent Debuts» offrirà anche uno spazio dedicato alle mostre personali di 25 talenti emergenti a New York.

Da Addis Fine Art il sudanese Amel Bashier esplora la complessità delle relazioni umane e le ingiustizie dei conflitti; l’artista attivo a Stoccolma Gunnel Wåhlstrand ricostruisce immagini da album di famiglia per Andréhn-Schiptjenko; gli assemblaggi di Alix Van Der Donckt-Ferrand parlano di interiorità da april april; l’artista greco-americana Nicole Economides realizza dipinti di grandi dimensioni ispirata da foto di famiglia e le espone con Callirrhoë; i disegni disorientanti di Nooshin Askari trovano spazio da Cibrián; l’astrattismo di Lewis Brander ammalia da James Cope e Vardaxoglou Gallery; l’artista multidisciplinare Ada M. Patterson presenta i suoi ultimi dipinti su seta con Copperfield; la gestualità di Savannah Harris gioca un ruolo da protagonista di Harlesden High Street; Grgur Akrap propone una prospettiva croata sul Post Impressionismo grazie a The Hole; Sameen Agha esplora le idee di catarsi e metamorfosi da Indigo+Madder; un progetto site specific dell’artista greco-tedesco Kiriakos Tompolidis invade la Galerie Judin; dipinti, disegni e sculture di Alicia Adamerovich approdano in fiera con la Michael Kohn Gallery; nella Tomio Koyama Gallery opere su carta incentrate su ricordi intimi e intuizioni offrono uno spaccato del lavoro di Satoru Kurata; dipinti inediti di Jake Troyli vedono la luce da moniquemeloche; opere in cui si incrociano diversi media presentano Mandy Franca da Night Café; con il titolo «Normal Days», dipinti e sculture di Shafei Xia trovano posto da P420; il rapporto tra la società di oggi e la tecnologia viene a galla sulle tele di Achraf Touloub esposte da Parliament; Plan B porta i collage di Tincuta Marin; l’infinito panorama psichico esplorato da Laura Footes conquista Shrine; gli interni di Zoë Carlon trovano casa da South Parade; le scenografiche sculture di Klara Zetterholm invadono Suprainfinit; e le paure e i desideri di Turiya Adkins sono esternate da Hannah Traore Gallery.

Tra le personali di artisti affermati sono accolti i lavori di Pope.L, presentato da Mitchell-Innes & Nash; Tseng Kwong Chi dalla Yancey Richardson Gallery; Rosa Barba da Vistamare; Michelle Grabner da Abattoir Gallery; e Douglas Coupland da Daniel Faria Gallery.

Redazione, 16 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

Tutte le novità della fiera d’arte newyorkese Independent 2025 | Redazione

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