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Una copia del David di Michelangelo degli anni Trenta, Accademia di Belle Arti di Napoli

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Una copia del David di Michelangelo degli anni Trenta, Accademia di Belle Arti di Napoli

Tutti i numeri dell’Accademia di Napoli

4mila iscritti, 30 corsi di studio, 3 dipartimenti, 80 borse di dottorato e tanti altri progetti in corso per l’istituzione partenopea

Olga Scotto di Vettimo

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L’Accademia di Belle Arti di Napoli, presieduta da Rosita Marchese e diretta da Giuseppe Gaeta, è uno dei poli di eccellenza del ricco panorama di istituzioni formative di livello universitario della regione Campania. Con circa 4mila iscritti, 30 corsi di studio di primo e di secondo livello, 3 dipartimenti con un’offerta formativa che va dalle arti visive al design, dalle discipline dello spettacolo alle nuove tecnologie, dal restauro di beni culturali al cinema, alla fotografia, alla didattica dell’arte, riveste un ruolo centrale per la formazione terziaria nel panorama cittadino e nazionale

L’Accademia di Napoli ha di recente attivato, in collaborazione con altre 22 istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Afam), il primo Dottorato di ricerca di Interesse Nazionale in Visual Arts, Performing Arts, New Media, New Technologies, Music & Cultural Heritage, articolato in 8 curricula, attribuendo oltre 80 borse di ricerca. Gli accordi di collaborazione e i progetti realizzati negli anni testimoniano di un lavoro intenso di scambio e di cooperazione, che fa dell’Accademia un punto di snodo centrale di una rete di istituzioni di alta formazione impegnate nell’individuazione di prospettive innovative per le produzioni culturali, le arti, le professioni creative per fornire risposte reali ai bisogni culturali ed economici del territorio. 

L’Accademia di Napoli, inoltre, è in rapporto di partenariato in 6 progetti finanziati con fondi Pnrr: Performing (capofila Accademia di Belle Arti di Catanzaro) intende offrire uno sguardo integrato sulle arti del nostro tempo in relazione alle nuove tecnologie; Italian Network of Artistic Research and Art Education World Expo 2026 (capofila Accademia di Belle Arti di Torino) ha l’obiettivo di mappare l’attività di ricerca-creazione all’interno delle Afam al fine di produrre un lessico interdisciplinare della ricerca practice-based; C-Fabit (capofila Accademia di Belle Arti di Catania) mira a consolidare un solido polo d’eccellenza internazionale dell’audiovisivo nel Mezzogiorno; P+Arts (capofila Naba) è dedicato alla crescita strategica e al capacity building del panorama artistico italiano; Deh-Alma (capofila Università Federico II) risponde all’esigenza di innovazione nell’ambito dell’istruzione universitaria, in un contesto globale che vede il ruolo crescente della digitalizzazione e delle nuove tecnologie di AI; Casta Diva (capofila Conservatorio di Alessandria) ha l’obiettivo di creare una piattaforma digitale che riunisca i risultati delle attività di ricerca e di produzione artistica sul tema delle figure femminili nel teatro musicale italiano. Infine, è partner di progetto del bando Pro-Ben, destinato alla promozione del benessere psicofisico, il contrasto ai fenomeni di disagio psicologico ed emotivo e la prevenzione delle dipendenze patologiche della popolazione studentesca nelle Università e nelle Afam (capofila Università Federico II).

Olga Scotto di Vettimo, 30 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata

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