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Roberto Mercuzio
Leggi i suoi articoliIl ministro della Cultura Alessandro Giuli ha firmato il decreto che approva il programma triennale dei Lavori pubblici per il Patrimonio culturale italiano. Un investimento complessivo per il triennio 2025-27 di 176 milioni di euro per tutelare e valorizzare, con 229 interventi, il patrimonio archeologico, architettonico, gli archivi storici e le biblioteche italiane.
Ogni intervento è pensato per restituire vita a un archivio, a una biblioteca, a un edificio storico o a un sito archeologico, mettendo al centro le comunità e la loro storia. Il decreto si inserisce in una strategia di lungo periodo che riconosce alla cultura il ruolo di infrastruttura civile e di segno tangibile della presenza delle istituzioni sul territorio.
Il ministro Giuli, in occasione della sua visita in Toscana, aveva dichiarato: «Ogni volta che siamo accanto a un cantiere vuol dire che sta accadendo qualcosa di buono che prima non c’era».
Il MiC investirà poi quasi 20 milioni nel triennio per sostenere 64 progetti per la promozione all’estero della cultura e della lingua italiana. Il decreto ministeriale delinea un piano strategico di diplomazia culturale: dal sito archeologico di Elaiussa Sebaste (città sulla costa meridionale dell’Anatolia, oggi nel Sud della Turchia) alla diffusione internazionale della teoria del restauro di Cesare Brandi, tradotta in arabo e in inglese.
Per esempio, il progetto «Rinascimento Marchigiano», dedicato al restauro del patrimonio culturale colpito dagli eventi sismici del 2016, sarà presentato all’estero con un evento itinerante di forte impatto emotivo in Cina, Germania e Spagna; mentre l’iniziativa «Magna Mater tra Roma, Tunisi e il Mediterraneo», inserita nei protocolli di collaborazione con la Tunisia nell’ambito del «Piano Mattei», racconterà la storia millenaria e i significati religiosi e culturali del culto della Grande Madre attraverso sculture, affreschi, terrecotte, monete e gemme, arricchiti da ricostruzioni virtuali e strumenti digitali per ampliare la percezione e l’accessibilità dell’esperienza.
A queste iniziative si affiancheranno mostre fotografiche, come quella dedicata a Fosco Maraini e alla Puglia del dopoguerra, e progetti che raccontano l’Italia attraverso le arti visive, la musica, il cinema e lo spettacolo dal vivo.
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