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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliNell’ambito del progetto «Grandi Restauri», dopo un accurato intervento sostenuto dalla Fondazione Credito Bergamasco, il «Ritratto di Giovan Battista Caniana, architetto» di Fra Galgario (al secolo, Giuseppe Ghislandi, poi, dopo il suo ingresso nell’ordine dei Frati minimi, Vittore Ghislandi, 1655-1743) è tornato al Museo d’Arte Sacra San Martino di Alzano Lombardo (Bg). In questo ritratto, Giovan Battista Caniana, architetto e intagliatore, appare assorto, con il compasso in mano e lo sguardo proiettato oltre il quadro.
Dal 2007 l’ente bergamasco ha recuperato 130 opere del patrimonio sacro della provincia. Il presente progetto, ideato da Angelo Piazzoli, oggi presidente della Fondazione, intreccia tutela, ricerca e divulgazione, con l’obiettivo di rendere accessibile la bellezza diffusa nelle chiese e nei musei del territorio.
Il restauro, eseguito da Fabiana Maurizio sotto la direzione di Angelo Loda della Soprintendenza, ha restituito all’opera la sua originaria luminosità. Vernici ossidate e ridipinture ottocentesche celavano i toni dell’indaco e della lacca, tipici del pittore. Strato dopo strato, è ricomparsa la mano di un artista che nelle sue opere fondeva introspezione e verità.
Anche per il Museo d’Arte Sacra San Martino questo momento ha un valore speciale. Dopo il recente restauro di tre pale di Giambettino Cignaroli, attualmente oggetto della mostra «Eccellente dipinto. Il colore ritrovato di Giambettino Cignaroli», aperta fino al 30 novembre, si aggiunge ora questo ulteriore recupero.
Da oggi 18 novembre il dipinto è visibile nel percorso espositivo del Museo di Arte Sacra San Martino, durante gli orari di apertura.
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