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Unesco, tutela e camouflage

Unesco, tutela e camouflage

Carlo Tosco

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Il successo della candidatura al patrimonio mondiale Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato continua a suscitare molto interesse. Oggi il problema principale dei siti Unesco è la gestione dei territori, che deve garantire un corretto sviluppo delle realtà locali, rispettando gli standard e le regole dell’agenzia dell’Onu (cfr. lo scorso numero, p. 14).

In Piemonte la Regione ha promosso il programma «Dopo l’Unesco, agisco!», con la premiazione di progetti finalizzati alla cura e alla qualificazione dei siti. Il 30 novembre a Casale Monferrato si è svolta la seconda edizione, con la premiazione dei Comuni di Vinchio, Nizza Monferrato e Fontanile, e la presentazione del progetto artistico Atelier del camouflage, ideato da Hilario Isola, che sviluppa una tecnica di mimetizzazione per contrastare l’impatto visivo di strutture industriali e capannoni nel paesaggio. Le azioni promosse da cittadini, associazioni culturali, scuole, imprenditori e artigiani dimostrano che il programma trova la sua forza nella partecipazione attiva della popolazione. La Regione, intanto, ha annunciato l’erogazione di 17,5 milioni di euro di fondi europei Fesr 2017-20 destinati proprio ai siti Unesco e alla rete delle Residenze Reali.
 

Carlo Tosco, 13 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

Unesco, tutela e camouflage | Carlo Tosco

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