Anna Saba Didonato
Leggi i suoi articoliGrottaglie (Ta). Non soltanto mare e sole ma anche arte contemporanea per quanti decideranno di trascorrere le vacanze estive in Salento. Tra gli appuntamenti in programma «MultiVerso», il progetto artistico, a cura di Antonella Marino, che ha come protagonisti Sarah Ciracì e Renato Galante, entrambi originari dell’area ionica. Gli spazi suggestivi della vecchia fabbrica di ceramiche, riaperta dopo vent’anni di abbandono e annessa alla storica bottega grottagliese di Cosimo Vestita, accoglieranno l’esposizione visitabile fino al 30 agosto. «Tele dipinte dal terreno attraverso un lungo processo di sedimentazioni e stratificazioni, visionari paesaggi ottenuti con polveri sottili dell’Ilva, video e installazioni con suggestioni acquee» saranno esposte su una superficie di circa 600 metri quadrati.
Altro appuntamento da non perdere è «Luce 01», sempre a cura di Antonella Marino, il primo di quella che sarà una rassegna estiva ospitata in Palazzo Mongiò Dell’Elefante della Torre a Galatina (Le), promossa dai bresciani Christian Pizzinini e Antonio Scolari proprietari dello storico immobile che utilizzano come residenza estiva. Le opere sono quelle di Matthias Bitzer, Pierluigi Calignano, Sarah Ciracì, Flavio Favelli, Marco Andrea Magni, Lugi Presicce, Riccardo Previdi, Raffaele Guida. La mostra, visitabile dall’1 al 20 agosto solo su appuntamento (cell. 3388543309), è ispirata all’Anno internazionale della luce, iniziativa dell’Unesco.
Bisogna invece spostarsi più a sud, precisamente a Gagliano del Capo (Le), per la sesta edizione di Capo d’Arte che ha coinvolto Soundwalk Collective, gruppo di artisti-compositori internazionali formato da Stephan Crasneanscki (Russia-Francia), Simone Merli (Italia) e Kamran Sadeghi (Iran-Usa). Quello di quest’anno è il secondo appuntamento di una trilogia di mostre, dal titolo «Altrove», diretta da Massimo Torrigiani, con l’allestimento dell’architetto milanese Luca Cipelletti pensato per le sale dell’antico palazzo Daniele Romasi che, chiuso al pubblico dal 1980, versa in uno stato degrado. Archivio dell’ospedale locale, attualmente inattivo, ha stanze polverose colme di scaffalature dove è affastellata la corposa documentazione clinica che si è accumulata nel corso negli anni. «Le cartelle di Gagliano corrispondono alle registrazioni delle voci incomprensibili degli ebrei della Bessarabia. Alle voci del Mediterraneo nella Sindrome di Ulisse. Ai corpi che si intuiscono nelle registrazioni dell’Arma 17 di Mosca. All’eco di studenti e insegnanti nei conservatori di Napoli, San Pietroburgo e Shanghai. All’ostinato delle cicale nell’estate di Ibiza. Tutto ha a che fare con tutto».
A Otranto, invece, è la fotografia di Ferdinando Scianna ad animare le sale del castello aragonese con «Il Sud e le Donne», un progetto realizzato dall’associazione Veluvre- Visioni culturali nell’ambito di «Tu non conosci il Sud», serie di iniziative curate dal giornalista e scrittore Oscar Iarussi che abbracciano diverse discipline, dal teatro alla musica, dal cinema alla letteratura, dall’economia alla poesia e, naturalmente, la fotografia. La mostra giunge a Otranto dopo essere stata esposta nel foyer del teatro Petruzzelli di Bari e successivamente presso la «Casa Cava» nei Sassi di Matera.
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Sarah Ciracì-Renato Galante, «Multiverso», terra e colori UV su tela, 2015
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