
Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliLa disciplina del restauro ha in Italia origini molto antiche, le sue radici risalgono al Rinascimento, quando per la prima volta importanti artisti e architetti comprendono l’urgenza e l’importanza del recupero delle opere d’arte. Come scienza vera e propria si sviluppa a partire dal XIX secolo, elaborando nel tempo metodi di intervento, ricerca e studio, ma anche accademie e scuole dedicate che, nel tempo, ne hanno fatto una vera e propria professione sempre più specializzata, con competenze in ambito storico artistico, scientifico e tecnologico-ingegneristico. Tra le eccellenze italiane inserite in questa tradizione vi è, da ormai vent’anni, il CCR - Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Fondato nel 2005 e riconosciuto a livello internazionale, è stato ufficialmente inaugurato il 21 marzo 2005 nelle settecentesche Scuderie della Reggia di Venaria Reale, allora fresche del restauro compiuto dallo Studio Derossi tra 1998 e 2004. La Fondazione CCR, presieduta da Alfonso Frugis, è organizzata secondo quattro macro aree (Conservazione e Restauro; Scienza; Formazione; Documentazione), articolate in nove laboratori di restauro, laboratori scientifici, scuola di alta formazione e corso di laurea magistrale in conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università di Torino. Tanti i cantieri e gli interventi che fanno e hanno fatto capo al CCR, tra questi ricordiamo, solo per citarne alcuni, la pavimentazione della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, le serigrafie di Andy Warhol di Marilyn Monroe, il Gabinetto cinese di Palazzo Graneri, il Bucintoro dei Savoia e un dipinto di Kandinsky, senza dimenticare le numerose collaborazioni con importanti istituzioni internazionali, dal Museo Egizio alla Royal Commission for AlUla.


Molte, dunque, le cose da raccontare e festeggiare in questo anno di celebrazioni che ha il suo clou negli appuntamenti del programma «Conservazione, ricerca e innovazione», una settimana di convegni, tavole rotonde e conferenze, corredata da serate divulgative sui principali cantieri di restauro condotti da istituzioni internazionali negli ultimi anni. L’appuntamento è da lunedì 17 a venerdì 21 marzo (ingresso libero con prenotazione, fino a esaurimento posti) nella sede del CCR in via XX Settembre 18 a Venaria Reale , con alcuni tra i principali esperti del settore tra cui tutti i membri del Comitato Scientifico Internazionale del Centro: Corrado Azzollini (Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino e Direttore Scientifico della Fondazione CCR), Francesca Casadio (Co-Direttore del Centro per gli studi scientifici sulle arti della Northwestern University - Art Institute of Chicago), Mireille Klein (Responsabile del Dipartimento di restauro C2RMF - Ministero della Cultura e della Comunicazione francese), Marco Leona, David H. Koch (Scientist in charge of the department of scientific research Metropolitan Museum of Art, New York), Valerie Magar (Manager Unità Programmi ICCROM), Joanna Norman (Director Victoria & Albert Research Institute and National Art Library, London), Massimo Osanna (Direttore Generale Musei, Ministero della Cultura, Roma).


I temi verteranno dalla formazione al restauro dell’arte contemporanea, dalla cooperazione internazionale ai grandi cantieri interdisciplinari, dalla conservazione preventiva e programmata al restauro dell’antico, alla conservazione degli arredi lignei e delle arti decorative e alla ricerca scientifica applicata e per chiudere la settimana, sabato 22 e domenica 23 marzo apertura straordinaria dei laboratori (ingresso libero).
Giornata inaugurale delle celebrazioni è lunedì 17 marzo alle 9,30 con Michela Cardinali, Direttore Laboratori di Restauro e Scuola di Alta Formazione (SAF), chiamata ad accogliere gli ospiti e a moderare l’incontro dedicato alla formazione, durante il quale si esploreranno i temi delle nuove competenze relative alla transizione ecologica e digitale, l’affaccio al mondo del lavoro, le abilità multidisciplinari e relazionali che è richiesto sviluppare, le prospettive di ricerca e formazione e le specializzazioni post universitarie. Al pomeriggio Sara Abram, Segretario Generale, passerà invece a un focus sul restauro e la conservazione dell’arte contemporanea.
Nei giorni successivi spazio al racconto delle cooperazioni internazionali messe in atto per tutelare il patrimonio culturale, con ospiti quali Loubna Tahiri (dall’Académie des Arts Traditionnels de Casablanca, Marocco) e Yulan Hu (dalla School of Art and Archaeology, Zhejiang University, Cina), alle tavole rotonde con i principali direttori di musei e istituzioni torinesi tra i quali Christian Greco (Museo Egizio), Davide Quadrio (MAO), Francesca De Filippi (Vice Rettrice Aggiunta per la Cooperazione Internazionale, Politecnico di Torino), Chiara Teolato (Consorzio Residenze Reali Sabaude), Marcella Beccaria (Vice direttrice del Castello di Rivoli).
E poi focus e affondi sui grandi cantieri di restauro nel mondo, da Notre-Dame di Parigi alla «Ronda di Notte» di Rembrandt: un’occasione per fare il punto sulle grandi innovazioni scientifiche e tecnologiche applicate al restauro.
Tanti gli ospiti e i temi importanti per raccontare il complesso e affascinante universo di una disciplina che nel tempo ha sviluppato una sempre maggior conoscenza e rispetto dell’opera d’arte oltre a un’approfondita conoscenza dei materiali e delle tecniche e a una sempre maggior consapevolezza della responsabilità che la lega alla necessità di trasmettere alle generazioni future il nostro patrimonio e la nostra memoria.
Le celebrazioni proseguiranno in maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino (15-19 maggio) con incontri su varie tematiche; a fine giugno con il «Young Professionals Forum», dove giovani professionisti presenteranno le proprie ricerche confrontandosi con colleghi affermati. E si concluderanno a dicembre con il Convegno dedicato a Pinin Brambilla Barcilon, prima direttrice dei laboratori di restauro del Centro.
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