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Marie Potard
Leggi i suoi articoliDa molti anni i mercanti del Louvre des Antiquaires (nella foto) assistono all’inesorabile declino del sito e sono in aperto conflitto con la Sfl (Société Foncière Lyonnaise), proprietaria dell’edificio. Quest’ultima ha deciso di trasformare lo spazio, che non sarà più destinato al commercio d’antiquariato ma alla moda e al lusso. La società si giustifica spiegando di non voler necessariamente cambiare la destinazione del sito, ma di aver fatto la constatazione seguente: il concetto del Louvre des Antiquaires, unico al mondo, così come era stato concepito alla fine degli anni 1970, è superato. «Il Louvre des Antiquaires ha goduto di un grande prestigio. Per ragioni che non hanno niente a che vedere con la Sfl, né con la volontà dei commercianti di antiquariato, questo modello è però oggi visibilmente obsoleto», spiega François Sebillotte, segretario generale della Sfl.
Intanto il Louvre des Antiquaires, che all’origine consisteva di 250 punti vendita, praticamente tutti occupati alla metà degli anni 1990, è collassato. Da 220 nel 2000 gli antiquari sono passati a una sessantina nel 2010, per ridursi a un esiguo gruppetto nel 2015. In parecchi hanno ultimamente abbandonato la sede per il Carré Rive Gauche, come le gallerie Delalande, Bertrand de Lavergne e Laurence Jantzen, essendo scaduti i loro contratti d’affitto; Vincent L’Herrou, specialista di ceramiche, ha lasciato a giugno.