Gabriela Angeleti
Leggi i suoi articoliDopo lavori di rinnovo durati due anni e costati 10 milioni di dollari, il Minneapolis Sculpture Garden riapre il 3 giugno al pubblico con una serie di nuove opere ed elementi paesaggistici «ecosostenibili».
Ideato nel 1988 dal Walker Art Center in collaborazione con il Minneapolis Park and Recreation Board, il parco sarà ulteriormente integrato nell'area del museo, formando un campus unitario di 7,5 ettari. Il progetto è parte fondamentale della campagna da 75 milioni di dollari annunciata dal museo nel 2015 per il suo 75mo anniversario, per aumentare la sua dotazione, arricchire la collezione di sculture all’aperto e ridurre l’impatto ambientale del campus.
Supervisionato dallo studio di architetti locali HGA e dallo studio di design di Amsterdam Inside Outside, il progetto ha previsto la messa a dimora di 300 alberi e la realizzazione di un nuovo sistema di irrigazione che riutilizza l’acqua della famosa fontana-scultura di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, «Spoonbridge and Cherry» (1985).
Tra le 18 nuove opere che arrivano a Minneapolis, sei sono state appositamente commissionate ad artisti tra cui Mark Manders, Philippe Parreno e Theaster Gates. Selezionate da Olga Viso, la direttrice di origini cubane del Walker, portano il numero delle sculture del giardino a sessanta.
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