Benjamin Sutton
Leggi i suoi articoliL’artista new media e concettuale Hito Steyerl, tra le più influenti artiste tedesche contemporanee e importanti partecipanti a documenta 15 si è ritirata a causa di un grave scandalo a sfondo antisemita. In una lettera agli organizzatori di documenta, ottenuta da «Die Zeit», Steyerl cita tra le ragioni del suo ritiro la loro gestione delle accuse di antisemitismo, oltre all’incapacità di creare uno spazio in cui discutere questioni divisive e alle «condizioni di lavoro insicure e sottopagate» imposte ad alcuni membri dello staff.
«Non ho fiducia nella capacità dell’organizzazione di mediare e tradurre la complessità», ha scritto l’artista, in riferimento al «ripetuto rifiuto di facilitare un dibattito inclusivo sostenuto e strutturalmente ancorato intorno alla mostra, nonché al rifiuto di accettare una mediazione».
Il ritiro di Steyerl segue quello di Meron Mendel, direttore dell’Istituto educativo Anna Frank di Francoforte, dal suo ruolo di consulente per documenta 15. «C’è molto di buono a documenta, ma a causa dell’attuale scandalo di antisemitismo in corso, mi manca la seria volontà di lavorare e di avviare un dialogo onesto», ha dichiarato a «Der Spiegel».
L’abbandono di Mendel e il ritiro di Steyerl arrivano nel mezzo di uno scandalo che ha travolto la 15a edizione della seguitissima quinquennale di Kassel, curata quest’anno dal collettivo indonesiano Ruangrupa. Già prima dell’apertura della mostra, a giugno, dei vandali avevano preso di mira uno spazio che avrebbe dovuto ospitare le opere di un gruppo di artisti palestinesi.
Dopo l’apertura della mostra, è scoppiato uno scandalo per l’opera «People’s Justice» (2002), un grande lavoro del collettivo indonesiano Taring Padi, accusata di contenere una «caricatura antisemita di una persona ebrea» e riferimenti dispregiativi al Mossad, l’agenzia di intelligence nazionale di Israele. Lo striscione è stato poi interamente rimosso dalla sua posizione di rilievo in Friederichsplatz.
In seguito a ciò, il Governo federale tedesco ha dichiarato che avrebbe chiesto un maggiore controllo su documenta, che è in gran parte finanziata dallo Stato dell’Assia. Contattato per un commento, un portavoce di documenta e del Museum Fridericianum di Kassel non ha parlato del ritiro di Steyerl, ma ha espresso sorpresa per le dimissioni di Mendel. «Benché sorprendente, rispettiamo la decisione del Prof. Mendel di non voler essere ulteriormente coinvolto, ha dichiarato il portavoce. Tutte le persone coinvolte in documenta 15 hanno concordato un percorso comune di chiarimento e valutazione. Questo percorso sarà portato avanti con coerenza». Il portavoce ha poi aggiunto che, dopo il panel sull’antisemitismo e l’arte del 29 giugno, gli organizzatori di documenta stanno organizzando un altro incontro pubblico nel centro di Kassel entro la fine di luglio.
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