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Sophie Seydoux
Leggi i suoi articoliParigi è tornata a essere il baricentro del mondo dell’arte contemporanea. Dal 24 al 26 ottobre 2025, il Grand Palais ha ospitato la seconda edizione di Art Basel Paris, la nuova fiera che ha preso il posto della storica FIAC e che, dopo l’esordio del 2023 al Grand Palais Éphémère, ha finalmente ritrovato la sua sede originaria.
Un bilancio da record
La fiera ha riunito 206 gallerie internazionali provenienti da 41 Paesi e territori, di cui 65 con sede in Francia, e ha registrato oltre 73.000 visitatori tra giorni VIP e apertura al pubblico. Le vendite sono state solide in tutti i segmenti di mercato, con piazzamenti importanti per opere di Gerhard Richter, Amedeo Modigliani, Julie Mehretu e Leiko Ikemura, insieme a riscoperte come Marie Bracquemond e Lee ShinJa, e a nuove voci emergenti come Yu Nishimura e Özgür Kar. Il panorama, variegato e coerente, ha rispecchiato la forza curatoriale della manifestazione: dai maestri storici come Rubens, Meret Oppenheim ed Edgar Degas, alle figure “espansive” del canone come Hector Hyppolite, Ella Bergmann-Michel e Dadamaino; fino ai protagonisti del presente, tra cui Latifa Echakhch, Otobong Nkanga, Ai Weiwei e Xie Lei, accanto a giovani talenti come Ash Love, Precious Okoyomon e Monia Ben Hamouda.
Il battito di Parigi
L’energia avanguardistica della capitale francese si è riflessa nei tre settori della fiera — Galeries, Emergence e Premise — e in un programma pubblico diffuso in nove sedi storiche della città, sostenuto per il secondo anno consecutivo da Miu Miu. Anche l’iniziativa Oh La La!, riallestimento creativo curato dal giornalista di moda Loïc Prigent, ha confermato la volontà di Art Basel Paris di dialogare con il più ampio ecosistema creativo, dalla moda al design. “Questa seconda edizione al Grand Palais è stata come tornare a casa,” ha dichiarato Clément Delépine, direttore di Art Basel Paris. “La fiera ha trovato il suo ritmo, e il legame con la città non è mai stato così forte.” Tra i visitatori più illustri figuravano il presidente Emmanuel Macron, la ministra della Cultura Rachida Dati e Brigitte Macron, a conferma dell’importanza strategica della fiera per la politica culturale francese.
Una rete globale
Il pubblico professionale ha incluso oltre 240 musei e fondazioni internazionali, tra cui il Centre Pompidou, il Musée du Louvre, la Fondation Beyeler, la Tate, il MoMA e il Metropolitan Museum of Art, oltre a istituzioni di punta come il M+ di Hong Kong, il Louisiana Museum of Modern Art, il Guggenheim, il Whitney Museum e la Bourse de Commerce di Parigi. La presenza di grandi collezionisti da Europa, Americhe e Asia ha consolidato il posizionamento della fiera come una delle piattaforme più dinamiche per l’arte moderna e contemporanea in Europa, con un equilibrio tra mercato primario, riscoperta storica e nuove generazioni artistiche.
Nuove direzioni
Durante la settimana della fiera, Art Basel ha annunciato la nomina di Karim Crippa come nuovo direttore di Art Basel Paris, incarico effettivo dal 1° novembre 2025. Crippa guiderà la prossima fase di sviluppo della manifestazione, in stretta collaborazione con le gallerie, i collezionisti e i partner istituzionali, tra cui il Ministero della Cultura, GrandPalaisRmn e la Città di Parigi. La prossima edizione di Art Basel Paris si terrà dal 23 al 25 ottobre 2026, con i giorni VIP il 21 e 22 ottobre.
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