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Render del progetto per la nuova sede della Galleria Nazionale

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Render del progetto per la nuova sede della Galleria Nazionale

Raddoppia la Galleria Nazionale di Atene

Nel bicentenario dell’indipendenza espone su tre piani e 20mila metri quadrati più di mille opere

Giuseppe Mancini

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Il bicentenario della Guerra d’indipendenza ha fornito l’occasione per programmare, nel 2021, mostre di carattere storico in tutta la Grecia. Ad Atene c’è però un ulteriore motivo: la riapertura della Galleria Nazionale con spazi espositivi raddoppiati su progetto architettonico di Panagiotis Grammatopoulos e Christos Panousakis (il totale supera ora i 20mila metri quadrati) e nuovi ambienti riallestiti da Georges Parmenidis, Christine Longueépée e Ifigenia Mari, che la rendono più funzionale e accogliente.

Marina Lambraki-Plaka, che la dirige dal 1992, ha raccontato a «Il Giornale dell’Arte» i dettagli dell’operazione: «È praticamente un nuovo museo che offre uno spettacolo inedito, con un allestimento ripensato secondo moderni criteri museografici». Si è spesa personalmente per il progetto di rinnovamento: «È stato un sogno lungo tre decenni, la mia battaglia adesso è  finalmente vinta grazie a fondi sia pubblici sia privati».

L’ente museale possiede oltre 11mila dipinti e complessivamente circa 20mila opere: in precedenza poteva esporne solo 400, adesso più di mille (dal 2004 le sculture sono ospitate in un’apposita Gliptoteca). È la più importante collezione d’arte moderna greca, con i maggiori pittori nazionali post indipendenza come Nikolaos Gysis, Nikiphoros Lytras, Demetrios Galanis, Konstantinos Parthenis e Yiannis Tsarouchis, insieme a qualche capolavoro della precedente epoca «post bizantina» (con tre opere di El Greco, ad esempio) e della pittura europea.

I visitatori trovano anche un nuovo grande ingresso, un salone per le attività didattiche, una sala conferenze, postazioni per l’accesso digitale a collezioni e archivi, un bookshop, oltre a due caffè ristoranti in giardino e sulla terrazza del nuovo terzo piano, che ospita anche i servizi amministrativi e laboratori di restauro.

Nel sottosuolo, oltre ai depositi, c’è una galleria per le mostre temporanee, annunciate «di rilievo internazionale»: quella inaugurale è dedicata proprio al 1821, l’anno dell’indipendenza, solo con opere del museo. Il primo grande appuntamento è invece previsto per novembre: la mostra studiata in collaborazione con il Louvre parigino, quindi con molti prestiti, che avrà come tema l’arte del ritratto.

Render del progetto per la nuova sede della Galleria Nazionale

Marina Lambraki-Plaka

Giuseppe Mancini, 24 aprile 2021 | © Riproduzione riservata

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Raddoppia la Galleria Nazionale di Atene | Giuseppe Mancini

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