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«Così siamo diventati una capitale mondiale»

Sandro Parmiggiani

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Filippo Maggia (Biella, 1960), lei nel 2006 presentò il progetto sulla fotografia che poi ha diretto. Come sono stati questi anni con Landi?

Già nel primo documento che presentai si affermava che l’attività collezionistica era strettamente funzionale a quella formativa. La bontà dell’investimento era quasi scontata, per grandi nomi come Ai Weiwei, Hiroshi Sugimoto, Nobuyoshi Araki o Yasumasa Morimura, che in media hanno visto un incremento del 50% del loro valore di mercato; sorprende invece per alcuni autori come Naoya Hatakeyama, la cui serie «A Bird/Blast» è passata da 22 a oltre 45mila euro, o le fotografie di Wong Hoy Cheong, acquistate a 1.935 e oggi sul mercato a oltre 7mila euro cadauna. Non abbiamo mai pensato a un nuovo spazio espositivo o museo (Modena ne ha e di assoluto valore), ma a un centro, un laboratorio. Concetti ribaditi recentemente anche dal nostro board scientifico internazionale che ha indicato nelle missioni fotografiche in collaborazione con istituzioni non profit e nel completamento della collezione internazionale (Centro America, Europa Sud-Ovest e Oceania) gli obiettivi per il prossimo triennio. Il master biennale è una realtà e deve guardare all’Europa pensando a corsi bilingue. In gennaio lanceremo un nuovo corso molto specialistico accanto al corso curatori. Abbiamo anche realizzato due importanti iniziative con Sky Arte, grazie al contributo di UniCredit: sei lezioni sulla fotografia tenute da Pino Musi, Davide Monteleone, Toni Thorimbert, Vincenzo Castella, Francesca Moscheni e Mario Cresci, girate qui a Modena a giugno, in onda dal 16 novembre; e due premi biennali: quello internazionale a tema per nomi di assoluto valore e quello dedicato ai giovani italiani under 40. 

È una fase di passaggio, a Modena: da quasi un anno manca il direttore della Galleria Civica, ci sarà una nuova governance alla Fondazione Cassa di Risparmio e nuovi Cda e presidente a Fondazione Fotografia. Prevede cambiamenti? 

Auspico che continui a svilupparsi il ruolo di Modena nel campo della fotografia e una razionale collaborazione con le altre istituzioni culturali, come la Galleria Civica.

Sandro Parmiggiani, 14 dicembre 2015 | © Riproduzione riservata

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