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Dipinti e fotografie scoperte di recente nella mostra che esplora l’intera produzione dell’artista cubana, da sempre sospesa tra Body art e Land art
- Luana De Micco
- 01 giugno 2023
- 00’minuti di lettura


«Bacayu (Esculturas Rupestres) [Light of Day]» di Ana Mendieta © 2023 The Estate of Ana Mendieta Collection, LLC / Adagp, Paris Courtesy The Estate of Ana Mendieta Collection, LLC and Galerie Lelong & Co
100 opere di Ana Mendieta al MO.CO., 10 mai viste
Dipinti e fotografie scoperte di recente nella mostra che esplora l’intera produzione dell’artista cubana, da sempre sospesa tra Body art e Land art
- Luana De Micco
- 01 giugno 2023
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl MO.CO. Panacée esplora l’universo di Ana Mendieta (L’Avana, 1948-New York, 1985) allestendo dal 3 giugno al 10 settembre un centinaio di sue opere, compresa una decina di lavori mai presentati prima: sono quattro dipinti realizzati tra il 1968 e il 1970 e alcune fotografie scoperte nel settembre 2022. Per la prima volta è inoltre ricostituita l’installazione «Untitled: Silueta Series» (1978) della serie delle «Siluetas», iniziata nel ’73.
Il lavoro di Ana Mendieta, che utilizza diversi media, dalla performance al disegno, dalla scultura alla fotografia, al video, è una sintesi tra Body art e Land art. L’artista cubano-statunitense, scomparsa in circostanze misteriose nel 1985 cadendo dalla finestra di un appartamento al 34mo piano a New York, ha conosciuto l’esperienza dello sradicamento da bambina, quando a 12 anni, con la sorella di 14, fu allontanata dai genitori nell’ambito del progetto Usa «Peter Pan».
La perdita delle radici, la violenza, ma anche le pratiche rituali delle culture indigene e i riti sacrificali afro-cubani sono al centro della sua opera. La figura femminile è onnipresente, si carica di significati magici, rituali, entra in connessione con la natura. Ana Mendieta, militante femminista, usa il suo stesso corpo come vettore di creazione artistica, che mescola nel fango e nella terra, così come nel sangue. Nella rassegna di Montpellier, suddivisa in sette capitoli, sono esposte anche le prime performance animiste degli anni ’70 come «Flower Person, Flower Body» (1975) e la serie «Fetish» degli anni ’80.

«Bacayu (Esculturas Rupestres) [Light of Day]» di Ana Mendieta © 2023 The Estate of Ana Mendieta Collection, LLC / Adagp, Paris Courtesy The Estate of Ana Mendieta Collection, LLC and Galerie Lelong & Co