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Maurizio Cattelan, «Bidibidobidiboo», 1996

Photo: Zeno Zotti, courtesy of Maurizio Cattelan’s Archive and Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

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Maurizio Cattelan, «Bidibidobidiboo», 1996

Photo: Zeno Zotti, courtesy of Maurizio Cattelan’s Archive and Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

A Castelfranco Veneto un Portofranco che diventerà Museo Civico

In attesa della futura trasformazione di Palazzo Soranzo Novello, 23 artisti affrontano il tema del «doppio», che risuona anche della storia della settecentesca architettura

Una dimora settecentesca, divenuta poi sede bancaria fino a quel 2017 che ne ha visto la chiusura a causa del fallimento dell’istituto: oggi Palazzo Soranzo Novello di Castelfranco Veneto (Treviso) si appresta a diventare il Museo Civico della cittadina. Intanto, in attesa dell’attesa trasformazione, il palazzo si offre al pubblico come spazio a cavallo tra antico e contemporaneo, tra le atmosfere barocche dei saloni veneziani e gli ambienti plasmati dall’estetica degli anni Settanta. Sono riflessi e contrasti che costituiscono il filo conduttore della mostra «Portofranco», a cura di Rossella Farinotti e ospitata in questi spazi dal 15 novembre al 14 febbraio 2026, accompagnata da un public program con incontri, performance, laboratori, percorsi di accessibilità, residenze e collaborazioni con realtà locali: il tema del «doppio», che risuona nella storia di quest’architettura, ritorna anche nelle opere esposte in un percorso che si snoda su tre piani e realizzate da 23 artisti, alcune appositamente concepite per l’occasione, comunque strettamente connesse al palazzo di cui restituiscono le stratificazioni storiche che vanno dal Medioevo ad oggi. 

Dalle installazioni di Maurizio Cattelan, al grande dipinto di Adam Gordon, artisti affermati si confrontano con emergenti, dall’ironia di Thomas Braida alle fotografie centrate sul territorio della Castellana di Guido Guidi, mentre i lavori di Marco Bongiorni rievocano le stratificazioni sedimentate nella storia recente del luogo. E ancora opere di Silvia Mariotti, Silvia Negrini, Vincenzo Agnetti, Rachele Calisti, Flavio Favelli, Agata Ferrari Bravo, Anna Galtarossa, Goldschmied & Chiari, Agnese Guido, Duane Hanson, Sacha Kanah, Francesca Mirabile, Marta Ravasi, Fabio Roncato, SC_NC, Raoul Schultz, Vedovamazzei e Zoe Williams. «Partire dal luogo è il modo operativo necessario e dovuto per questa esperienza di “Portofranco”, spiega la curatrice. Quando sono stata chiamata dal Comune per visitare gli spazi del Palazzo, abbandonato da dieci anni, è stato immediatamente naturale che il puzzle del percorso espositivo dovesse partire dai dettagli estetici, dai rimandi storici (non solo della storia antica del luogo, ma dalle storie che si sono incrociate tra queste mura) di narrazioni, di tracce, di memorie, di possibilità, di ritorni, di suggestioni. “Suggestione” è uno dei concetti chiave per affrontare la mostra». La mostra è realizzata con il patrocinio della Regione Veneto da NOT Titled YET in collaborazione con il Comune di Castelfranco Veneto e con il contributo di Camera di Commercio di Treviso-Belluno.

Vedovamazzei, «Love and Theft», 2018 Verona, Studio La Città. Photo: Michele Alberto Sereni

Camilla Bertoni, 12 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

A Castelfranco Veneto un Portofranco che diventerà Museo Civico | Camilla Bertoni

A Castelfranco Veneto un Portofranco che diventerà Museo Civico | Camilla Bertoni