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Una veduta della mostra «Paradise Lost», alla Palazzina dei Giardini.

Credits: © Rolando Paolo Guerzoni

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Una veduta della mostra «Paradise Lost», alla Palazzina dei Giardini.

Credits: © Rolando Paolo Guerzoni

A Modena il polo culturale diventa pedonale

Nell’estate della Fondazione Ago Modena Fabbriche Culturali, l’area tra il cantiere dell’ex ospedale Sant’Agostino e il Palazzo dei Musei è stata temporaneamente trasformata in una piazza per la cultura

Nicoletta Biglietti

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Si apre un’estate ricca di iniziative per Fondazione Ago Modena Fabbriche Culturali, in vista dell’utilizzo, a partire dal 2026, dell’ex Ospedale Sant’Agostino, attualmente in restauro. In attesa del nuovo polo culturale, la stagione si sviluppa tra due sedi espositive, la Palazzina dei Giardini Ducali e Palazzo Santa Margherita, con un’importante novità: la pedonalizzazione temporanea dell’area tra il cantiere del Sant’Agostino e il Palazzo dei Musei, trasformata in una piazza per la cultura.

In questo spazio prende forma «Ago Off», rassegna estiva tra dialoghi, workshop, laboratori per bambini e anticipazioni sui futuri progetti della Fondazione. L’allestimento è di Carlo Ratti, direttore della Biennale di Architettura di Venezia 2025, e si inserisce nel cartellone dell’Estate modenese, in collaborazione con Comune e Fondazione di Modena.

Gli appuntamenti, che proseguiranno fino a settembre, includeranno anche momenti dedicati al racconto del cantiere del Sant’Agostino e alle attività dei partner del progetto, come Fem, Musei Universitari e DhMoRe. Nel frattempo, sono visitabili fino al 24 agosto due mostre che propongono riflessioni su natura, tecnologia e futuro. Alla Palazzina dei Giardini Ducali, «Paradise Lost» del duo californiano Fallen Fruit (David Allen Burns e Austin Young), a cura di Francesca Fontana, trasforma lo spazio seicentesco in un giardino artistico dedicato alla biodiversità perduta. Ispirata alle collezioni del Museo della Figurina, la mostra invita a riflettere sui cambiamenti climatici attraverso immagini evocative e installazioni immersive.

A Palazzo Santa Margherita, invece, è presente la personale di Donato Piccolo intitolata «L’arte del pensiero meccanico», a cura di Lorenzo Respi. Una mostra che esplora il confine tra corpo umano e tecnologia, tra naturale e artificiale, in un viaggio dove l’arte incontra la scienza e l’IA diventa parte del processo creativo.

Tra le opere più suggestive, una reinterpretazione in movimento della «Dama con l’ermellino» di Leonardo da Vinci e sculture che reagiscono alla presenza del pubblico, aprendo scenari inediti di interazione tra macchina e visitatore. Con Ago Off e le mostre in corso, Fondazione Ago Modena non si limita a offrire una stagione culturale estiva, ma costruisce, passo dopo passo, l’identità del futuro Sant’Agostino: un luogo pensato non solo per accogliere l’arte, ma per generarla, intrecciando saperi, linguaggi e comunità.

Nicoletta Biglietti, 13 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

A Modena il polo culturale diventa pedonale | Nicoletta Biglietti

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