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- Federico Castelli Gattinara
- 12 ottobre 2016
- 00’minuti di lettura


A Roma i capolavori dello Scià
- Federico Castelli Gattinara
- 12 ottobre 2016
- 00’minuti di lettura
Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliSi terrà il 21 ottobre al MaXXI di Roma l’anteprima mondiale della mostra che porterà i capolavori del TMoCA-Tehran Museum of Contemporary Art di Teheran prima alla Nationalgalerie di Berlino (4 dicembre-26 febbraio) poi al MaXXI (31 marzo-27 agosto, a cura di Bartolomeo Pietromarchi).
È la prima volta dalla rivoluzione islamica del 1979 che un nucleo cospicuo della collezione raccolta negli anni Settanta da Farah Diba, la vedova dello scià Reza Pahlavi, lascia l’Iran. Si tratta di 30 opere di maestri moderni e contemporanei occidentali (da Gauguin a Picasso, Ernst, Kandinskij, Pollock, Warhol, Bacon, Pistoletto e altri) in dialogo con altrettanti lavori di artisti iraniani della stessa collezione.
Un’anteprima con assaggio: il notissimo «No. 2 (Yellow Center)» di Rothko (1954) e «Scratches on the Earth» di Vaziri Moghadam sono esposti fino al 20 novembre nel museo romano. «La collezione svelata» è un successo di diplomazia culturale verso un Paese che dopo quasi quarant’anni si sta aprendo al mondo.