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Per i 300 anni dall’incoronazione mostra e riapertura degli appartamenti di Madame du Barry
- Luana De Micco
- 17 ottobre 2022
- 00’minuti di lettura


«Ritratto di Luigi XV», di Hyacinthe Rigaud (particolare). © RMN-GP (Château de Versailles) Gerard Blot
A Versailles le passioni di Luigi XV, re bien aimé
Per i 300 anni dall’incoronazione mostra e riapertura degli appartamenti di Madame du Barry
- Luana De Micco
- 17 ottobre 2022
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliA 300 anni dall’incoronazione di Luigi XV, il 25 ottobre 1722, a Reims, la Reggia di Versailles ospita, dal 18 ottobre al 19 febbraio, un’ampia mostra dal titolo «Luigi XV, le passioni di un re». Chi era Luigi XV? Nato nel 1710, divenne re di Francia a soli cinque anni, nel 1915, alla morte del Re Sole (Luigi XIV), e lo restò fino alla sua propria morte, nel 1774.
Col tempo si guadagnò il soprannome di «bien aimé», l’«amato». La rassegna esplora la personalità del sovrano, molto meno conosciuto del bisnonno, la sua infanzia, l’educazione ricevuta, i centri di interesse (la caccia, le scienze, i libri, l’architettura), ma anche lo stile associato al suo nome. Al di là della figura pubblica del monarca, dunque, ci si interessa all’uomo.
Sono allestite circa 400 opere, prestate da musei di tutto il mondo, alcune delle quali in Francia per la prima volta. Sono presentati i ritratti del re di Hyacinthe Rigaud e di Madame de Pompadour di François-Hubert Drouais, che la rappresentò mentre ricama, prestato dalla National Gallery di Londra. Sono poi allestiti un vaso della manifattura di Meissen e una commode firmata Jacques Caffieri, in arrivo rispettivamente da Dresda e Londra, oltre al prezioso pendolo astronomico di Claude-Simon Passement, alla reggia dal 1754, appena restaurato.
La mostra è accompagnata anche dalla riapertura degli appartamenti di Madame du Barry, in puro stile XVIII secolo. Le 14 stanze, che l’ultima favorita del re decorò a suo gusto e dove visse solo quattro anni (1770-74), erano chiuse dal febbraio 2021 per importanti lavori di restauro.
I locali, che non venivano ristrutturati dagli anni Quaranta, avevano sofferto in particolare per le infiltrazioni dell’umidità. Oltre ai lavori necessari di isolamento e di consolidazione strutturale, sono stati restaurati tutti i decori, le pitture, gli stucchi e le dorature, ed è stato rinnovato l’arredamento.

«Ritratto di Luigi XV», di Hyacinthe Rigaud (particolare). © RMN-GP (Château de Versailles) Gerard Blot