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Salvo, Ottobre, 2000

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Salvo, Ottobre, 2000

About Painting: Andreas Schulze e Salvo, tra realtà e astrazione

La galleria Sprüth Magers a Los Angeles, dal 30 maggio al 20 dicembre 2025, mette a confronto le opere pittoriche dei due artisti

Andreas Schulze (1955) e Salvo (1947–2015) hanno percorso due tragitti paralleli nel mondo dell'arte, senza incontrarsi né scambiarsi suggestioni particolari, nemmeno a distanza, citandosi in qualche modo o evidenziando debiti d'ispirazione. A unirne le traiettorie ci ha pensato la galleria Sprüth Magers, che si accinge a inaugurare un'esposizione che affianca le due diverse interpretazioni del materiale pittorico. 

Per avvicinare le due ricerche, la mostra losangelina mette in risalto la particolare attenzione alla luce e allo spazio, una caratteristica ricorrente nella storia dell'arte moderna, dalle sue radici impressioniste e plein-air alle plastiche riflettenti o le resine degli anni '60, così come nel lavoro di Schulze e Salvo. Attraverso paesaggi vivaci e interni eccentrici, il loro approccio concettuale unico alla pittura si è evoluto nel corso di decenni di sperimentazione con il colore, la luce e la forma, fino ad arrivare alla mostra che ora li pone a confronto.

Nato a Hannover nel 1955, Andreas Schulze è uno dei grandi protagonisti della pittura tedesca contemporanea. La sua carriera è iniziata negli anni '80 a Colonia, dove ha sviluppato uno stile distintivo che combina il figurativo all'assurdo. Le sue opere rappresentano scene ed elementi di vita quotidiana – come divani, finestre, oggetti domestici – che vengono trasformati in tableaux umoristici e surreali. Schulze gioca con la percezione, creando ambienti che oscillano tra realtà e illusione, tra comfort e inquietudine

Salvo, pseudonimo di Salvatore Mangione, è nato a Leonforte, in Sicilia, nel 1947. Dopo essersi trasferito a Torino nel 1956, è diventato una figura centrale nell'arte italiana, partecipando al movimento dell'Arte Povera e sviluppando un linguaggio pittorico che fonde classicismo e modernità. Le sue opere, caratterizzate da paesaggi e vedute urbane, sono noti per l'uso innovativo della luce artificiale, che conferisce alle sue scene un'atmosfera onirica e sospesa. Attraverso l'uso di colori fluorescenti e composizioni geometriche, Salvo esplora temi di memoria, identità e percezione, creando immagini che sfidano la concezione classica di realtà.

Andreas Schulze, Untitled (Much), 2025

Margherita Panaciciu, 22 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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