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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliL’amicizia tra Pablo Picasso e Gertrude Stein, poetessa, scrittrice, donna tra le più influenti del primo ’900, ma anche le influenze reciproche e l’eredità lasciata ai posteri, in particolare alle avanguardie statunitensi, sono al centro della mostra del Musée du Luxembourg, realizzata per le celebrazioni del 50mo anniversario della morte del maestro spagnolo: «Gertrude Stein e Pablo Picasso. L’invenzione del linguaggio», aperta fino al 28 gennaio 2024, è curata da Cécile Debray, presidente del Musée Picasso-Paris, con la storica dell’arte Assia Quesnel.
L’amicizia tra Picasso e Gertrude Stein è nota soprattutto grazie al racconto che la stessa Stein ne ha fatto in «Autobiografia di Alice Toklas» del 1933. Come il maestro spagnolo, arrivato a Montmatre nel 1902, Stein era una straniera a Parigi. Immigrata americana, di famiglia ebrea, si stabilì in rue de Fleurus nel 1904.
Nel suo salotto ospitò artisti e scrittori (Braque, Matisse, Hemingway e Fitzgerald) e con il fratello Léo riunì un’importante collezione d’arte. «La genesi incrociata delle rispettive opere, spiegano le curatrici, ha in gran parte fondato il Cubismo, le cui opere avranno un impatto maggiore nella seconda metà del XX secolo sull’arte moderna e contemporanea. La radicalità poetica di Gertrude Stein, elaborata attraverso un dialogo con la pittura e soprattutto con Picasso, è la pietra angolare delle prime avanguardie della cultura statunitense sulle quali si fondano i movimenti sperimentali performativi e musicali degli anni ’50 e ’60, con John Cage e Merce Cunningham, Living Theater, Pop art e Minimal art. Oggi Gertrude Stein, per aver affermato la sua omosessualità, è un’icona per le riletture concettuali e queer più attuali, da Warhol a Félix González-Torres, Ellen Gallagher o Glenn Ligon».
La mostra si articola in due sezioni: «Paris Moment» approfondisce l’opera poetica di Gertrude Stein alla luce del lavoro di Picasso; «America Moment» indaga sulle sperimentazioni Neodada e Fluxus, passando per la Minimal art fino alle opere neoconcettuali. Sono esposti tra l’altro, in arrivo dai musei americani, tra cui il Met di New York, il ritratto di Gertrude Stein che Warhol realizzò nel 1980, le foto di Carl Van Vechten e Cecil Beaton, e «Centennial Certificate» di Robert Rauschenberg del 1969.
Il Musée Picasso di Parigi ha prestato 26 tele, tra cui uno studio per le «Demoiselles d’Avignon» (1907). Del Centre Pompidou è la foto di Man Ray del 1921 che ritrae Stein in poltrona accanto al ritratto che Picasso le dipinse nel 1906 e che «agli occhi dei posteri, spiegano le curatrici, sigilla la loro alleanza amichevole e artistica attorno al Cubismo».

Foto di Gertrude Stein «Rue de Fleurus avec le portrait de G.Stein par Pablo Picasso» di Man Ray (1921). Foto: Centre Pompidou