
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Speciale Viaggi d'Arte
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI LUGLIO-AGOSTO 2025 in edicola
In allegato:
Speciale Viaggi d'ArteVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Il mart di Rovereto allestisce negli spazi della Galleria Civica una doppia personale che riunisce le opere di due voci pittoriche differenti per generazione e linguaggio, ma accomunate da una riflessione su identità, memoria e intimità
- Alessia De Michelis
- 14 luglio 2025
- 00’minuti di lettura


Nebojša Despotović, «Where the Blue Begins», 2024
Courtesy l’artista
Barbara De Vivi e Nebojša Despotović di nuovo insieme a Trento
Il mart di Rovereto allestisce negli spazi della Galleria Civica una doppia personale che riunisce le opere di due voci pittoriche differenti per generazione e linguaggio, ma accomunate da una riflessione su identità, memoria e intimità
- Alessia De Michelis
- 14 luglio 2025
- 00’minuti di lettura
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliAlla Galleria Civica di Trento, il Mart Rovereto propone una doppia personale (dal 19 luglio al 5 ottobre) che mette in dialogo due artisti legati all’Atelier F dell’Accademia di Belle Arti di Venezia: Barbara De Vivi (1992) e Nebojša Despotović (1982). Due voci pittoriche differenti per generazione e linguaggio, ma accomunate da un approccio figurativo e da una riflessione intensa sull’identità, la memoria e l’intimità.
Con «Due di Due», curatori Gabriele Lorenzoni e Carlo Sala, De Vivi debutta nella sua prima mostra museale, costruendo un immaginario che intreccia autobiografia e memoria visiva. Il tema del doppio (qui ispirato al romanzo di Andrea De Carlo del 1989, che dà anche il titolo all’esposizione) si traduce in una narrazione sul legame tra sorelle, proiettato in un universo sospeso tra disegno e pittura, corpo e affetti. La serie «Disegni dall’archivio» (2024-25) è un esercizio di riflessione introspettiva, mentre nei lavori su grande formato del ciclo «Pressione», il letto diventa soglia simbolica tra spazio fisico e mentale.
Con «Tutte le nostre vite», Despotović presenta quattordici opere recenti e un grande polittico inedito («Nel giardino della mia vita»), in cui emerge una pittura frammentata, segnata, vibrante. Il colore si fa seppia, le forme si sfaldano, le immagini familiari si stratificano in un atlante affettivo denso di inquietudine. La ricerca, come sottolineano i curatori Daniele Capra e Gabriele Lorenzoni, è al tempo stesso un’indagine psicologica e storica, che attraversa i traumi collettivi e l’idea stessa di appartenenza.
Entrambi gli appuntamenti saranno accompagnati da un catalogo edito dal Mart.

Barbara De Vivi, «Sorelle 1», 2024. Courtesy Galleria Poggiali