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Una veduta della mostra «Frigidaire. Storia e immagini della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo» al Museo di Roma in Trastevere

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Una veduta della mostra «Frigidaire. Storia e immagini della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo» al Museo di Roma in Trastevere

C’era una volta (e c’è ancora) «Frigidaire»

Fumetto, satira, trasgressione, reportage, politica arte, musica: questi gli ingredienti contenuti nella rivista fondata, tra gli altri, da Vincenzo Sparagna, Andrea Pazienza. Una mostra a Roma ne racconta l’epopea

Era il 28 ottobre del 1980, a Roma. Il direttore Vincenzo Sparagna e altri cinque fumettisti, Stefano Tamburini, Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Massimo Mattioli e Tanino Liberatore fondano «Frigidaire». «“Frigidaire” è il nome di una marca di frigoriferi. Fu proposto da Stefano Tamburini per indicare un contenitore dove mettere di tutto. Come confidò ridendo a Scozzari, si sarebbe potuta chiamare anche Cassetta de’ frutta», spiega Sparagna in un estratto del suo volume L’incredibile storia e le sorprendenti avventure della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo (Bur, 2008). 

Gli ingredienti del frigorifero (fumetto, satira, trasgressione, reportage, politica arte, musica) e la citazione sono all’interno di una delle oltre trecento opere esposte alla mostra «Frigidaire. Storia e immagini della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo», al Museo di Roma in Trastevere dal 20 marzo al 7 settembre. Numeri storici, copertine, tavole originali, grafiche, fotografie, dal 1980 al 2025, raccontano le gloriose e alterne vicende della rivista negli ultimi quarantacinque anni. Fino ad approdare, nel 2006, ad una vera utopia realizzata: la Repubblica di Frigolandia, molto più di una residenza artistica, con sede a Giano dell’Umbria (Perugia) nell’edificio, di proprietà del comune, di un’ex colonia circondata dai boschi. La struttura comprende il Museo/Laboratorio dell’Arte Maivista, attuale redazione di «Frigidaire». Vincenzo Sparagna, oggi ottantenne, affiancato dall’artista Maila Navarra, (autrice della veste grafica del numero speciale, ovvero catalogo della mostra), racconta: «Alla fine degli anni Settanta, tanti impulsi artistici avevano esaurito il loro compito. Cercammo una rivoluzione e un rinnovamento profondo dell’estetica. Arrivò da noi un flusso di artisti inarrivabili. Alla metà degli anni Ottanta, ci fu poi una seconda generazione, proseguita negli anni Novanta con altri nuovi autori. Fino all’approdo in Umbria, alla Repubblica di Frigolandia».

Figli della rivista satirica «Il Male», dalla quale provenivano alcuni dei redattori di «Frigidaire», nacquero così i primi quotidiani falsi con titoli e articoli. Fra questi, la falsa «Pravda» del 1980, esposta in mostra in russo e in italiano. Ricorda Sparagna: «Andammo a distribuirla a Mosca, durante le olimpiadi dell’80. C’erano scritte notizie false ma verosimili, come rivolte, rovesciamenti, ammutinamenti. All’epoca riuscimmo ad irritare il Cremlino». Anche i costumi sociali, religiosi e sessuali, sono fra gli oggetti di satira preferiti dalla rivista. Un’intera sala è dedicata a questi temi, con fotografie, forex sagomati, opere originali. Le immagini sono forti, scorrette e provocatorie. E lo stile grafico non ha risentito del passare del tempo. Delle ultime produzioni fanno parte i giornali «La Stalla», «La Padana», il «Fattone Quotidiano». E il racconto a fumetti E venne il giorno che, del 2011, dove una popolazione di coccodrilli umani riempie i computer con tutto ciò che c’è al mondo, Leonardo e Michelangelo compresi, fino al click finale, quello della fine del mondo. In una saletta dedicata, viene proiettato un video con la storia e l’oggi del mondo di «Frigidaire»; e un filmato dedicato a Andrea Pazienza (1956-88), icona di genialità e giovane bellezza, fissate nei suoi ritratti in foto e in disegno.

La mostra, promossa dall’assessorato alla cultura di Roma e dalla Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali, ha come partner Lucca Comics & Games. Nel comunicato stampa, la fiera lucchese dichiara di sostenere l’esposizione organizzata dai Musei Capitolini «con l’obiettivo di instaurare una relazione solida e di lungo periodo in vista del nascente Museo Nazionale del Fumetto». Museo che dovrebbe aprire a Lucca sulle ceneri di quello comunale ormai chiuso; e per il quale l’ex ministro Sangiuliano aveva annunciato l’anno scorso lo stanziamento di due milioni di euro.

La copertina dell’Almanacci 2024 della rivista «Frigidaire»

La copertina del numero 92-93 della rivista «Frigidaire»

Letizia Riccio, 19 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

C’era una volta (e c’è ancora) «Frigidaire» | Letizia Riccio

C’era una volta (e c’è ancora) «Frigidaire» | Letizia Riccio